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La leggenda ligure di Succa e Stuppa

Il racconto popolare dei due fratelli pasticcioni

Tra i le fiabe più diffuse in Liguria, c'è certamente quella di Succa e Stuppa, i due fratelli pasticcioni.

Si racconta che i due fratelli avessero una mamma malata, che un giorno chiese insistentemente di poter avere una minestra di puntine (la pasta) e una buona misura d'olio.

Stuppa - che era decisamente lento di comprendonio - corse a fare la spesa, ma le puntine le chiese dal calzolaio, che gli vendette un pacchetto di chiodini appuntiti. Comprò l'olio, ma si dimenticò di specificare che ne voleva "una buona misura", e allora, pensando di essere diligente, scavò una buca, depositò l'olio acquistato, e tornò indietro a chiederne una buona misura, ma venne preso in giro dai commercianti. Naturalmente nel frattempo il terreno assorbì l'olio e dunque, tornato alla buca, Stuppa non vide altro che una mosca che svolazzava intorno, e pensò che si fosse bevuta tutto l'olio.

Tornato a casa, Stuppa diede le "puntine" a Succa che non si accorse di niente, le fece bollire in pentola, e le servì alla madre. La poveretta, che già non stava troppo bene, dopo la zuppa di "puntine" del calzolaio naturalmente morì.

Terrorizzati da quanto era successo, i due fratelli videro alcune luci fuori dalla finestra e pensarono che fossero arrivate le guardie ad arrestarli. Scardinarono la porta e vi si nascosero dietro. E invece erano due ladri. Senza farlo apposta, Stuppa e Succa lasciarono andare la porta che finì sui malviventi, e li schiacciò.

A quel punto arrivarono davvero le guardie che presero i due fratelli e li portarono davanti al giudice. Come andò a finire? Che sulla fronte del giudice si posò una mosca, Stuppa pensò che fosse quella che si era bevuto l'olio per la madre, prese un bastone, e tirò un colpo sulla testa del magistrato. Fu così che i due fratelli andarono dritti in carcere.

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