Giaiette, ritiro di bioenergetica e mindfulness
La mindfulness incontra la bioenergetica nella nuova edizione del Ritiro di Giaiette, condotto da Nicoletta Cinotti.
La felicità è una meta cui ogni essere umano tende in modo naturale, ma in questi tempi così frenetici e convulsi la meta sembra essere una chimera lontana, un sogno irraggiungibile. Ma è davvero così? Il Ritiro di Bioenergetica e Mindfulness organizzato dal Centro Studi di Genova a Giaiette può essere l'occasione per ritrovare la propria idea di felicità e magari per apprendere, o riprendere, nuovi strumenti per essere felici.
L'incontro prevede, in una cornice naturale di semplice bellezza, tre giorni pieni dedicati al benessere personale, finalizzati a rimuovere gli ostacoli alla felicità e portarla con sé ogni giorno.
Sarà un'opportunità per conoscere la mindfulness o per approfondirla, mentre con il lavoro corporeo degli esercizi di bioenergetica si scioglieranno blocchi e tensioni.
L'edizione di quest'anno del Ritiro di Bioenergetica e Mindfulness presenta un'altra interessante novità: colloqui individuali per sostenere la pratica, approfondire la conoscenza di sé e rendere questa esperienza unica, con la forza della bioenergetica e la dolce saggezza della mindfulness.
"Siamo fermamente convinti che la felicità sia un diritto di nascita - commenta la dottoressa Nicoletta Cinotti psicoterapeuta, analista bioenergetica e istruttore di mindfulness - per tutti. E che, quindi, ci spetti la nostra quota di felicità. Molte volte però la viviamo come una sorpresa, che non è necessario coltivare perché, come un dono, prima o poi arriverà. Così quando proviamo qualche disagio la nostra sofferenza raddoppia perché ci sembra che, fino a quando quel disagio persisterà, ci sarà impossibile essere felici. Dimenticando che lampi di felicità possono arrivare proprio nel cuore delle nostre difficoltà.
Altre volte è la nostra stessa ricerca della felicità a trasformarsi in un tormento, una ricerca che, anziché renderla più vicina e accessibile, la trasforma in un miraggio che ci lascia inquieti e disorientati. In questo ritiro lavoreremo sugli ostacoli che si frappongono - nel corpo e nella mente - alla nostra felicità e coltiveremo quelli stati mentali che ci conducono alla felicità interiore. Il tempo del ritiro sarà un tempo in cui sciogliere quello che abbiamo legato e mettere semi perché l'anno che ci aspetta sia un anno di raccolta. Il ritiro sarà accompagnato dalla possibilità di colloqui personali in modo da offrire un sostegno e una guida per la pratica".