Fiera di San Carlino a Voltri: festa patronale e mercatini di prodotti tipici, dolciumi e artigianato
Dopo l'annullamento della fiera prevista per domenica scorsa, i festeggiamenti per San Carlo tornano domenica 12 novembre con la Fiera di San Carlino a Voltri e la tradizionale festa patronale con mercato e intrattenimento per le vie del quartiere. Dalle ore 8 fino alle ore 20 sarà possibile fare acquisti presso i numerosi banchi espositori con prodotti tipici, gastronomia, dolci, abbigliamento, oggettistica, artigianato, fiori e merci varie.
La festività sarà celebrata nella chiesa di Sant’Ambrogio: il protagonista è sempre san Carlo Borromeo, ma per la popolazione l'evento è diventato la festa di San Carlino, seconda festa voluta dalla comunità religiosa voltrese dopo quella denominata di San Carlo. I banchi presenti saranno 50, in piazza Gaggero e piazza Lerda.
«Queste fiere - dichiara l’assessore al Commercio e Tradizioni cittadine Paola Bordilli - da sempre attirano gli abitanti del ponente, molto legati alle festività in onore del loro Patrono. Saranno due domeniche all’insegna della tradizione sacra e religiosa, che affonda le sue origini nella storia del territorio ponentino, ma anche un’occasione per tutti i cittadini di fare acquisti tra i 150 banchi delle due fiere, ognuna con una propria identità da riscoprire e valorizzare».
Modifiche della viabilità
In occasione delle due fiere il Comune di Genova ha emesso un provvedimento di modifica della viabilità in alcune vie nel territorio: Vico Genovese, P.zza Villa Giusti e P.zza Gaggero. Nello specifico, per lo svolgimento delle fiere in sicurezza le modifiche alla viabilità prevedono: piazza Gaggero (copertura del torrente Leira) interdizione sia alla sosta che alla circolazione veicolare, con l’eccezione di un corridoio sulla parte più a mare di piazza Gaggero , ricavato sulla copertura del Leira, lato mare parallelo alla ringhiera, per consentire il transito ai veicoli provenienti da piazza Orazio De Ferrari.
Carlo Borromeo
Carlo Borromeo nacque ad Arona nel 1538, sul Lago Maggiore, da una nobile famiglia. Divenne cardinale a soli 22 anni e dal 1563 si occupò, in qualità di vescovo, di una Diocesi vastissima tra Lombardia, Veneto, territorio genovese e svizzero. L’attività della sua pastorale mirò alla cura e all’attenzione verso le condizioni dei suoi fedeli e fondò seminari, ospizi ed ospedali, inoltre si occupò della formazione del clero e dell’assistenza economica dei poveri, utilizzando per tale scopo le ricchezze della sua famiglia.A soli 46 anni, nel 1584, morì di peste a Milano, dopo aver assistito personalmente i malati durante la terribile epidemia del 1576.
Anche Voltri, nel 1649, fu colpita da una vasta epidemia di peste, che provocò molti morti e i cittadini chiesero di proclamare san Carlo Borromeo, come santo protettore, nella speranza che la sua protezione placasse il flagello. La peste scemò, il numero dei morti cominciò a diminuire e i voltresi interpretarono tutto ciò come l’intervento di san Carlo verso la loro comunità. I credenti si rivolgono, da quei lontani tempi, al santo per ottenere protezione dalle calamità che spesso, negli anni, hanno colpito la zona. In onore del Santo fu edificato, sulle alture della delegazione ponentina, l’ospedale San Carlo, grazie al contributo in denaro della comunità voltrese.