Festival della Comunicazione di Camogli: tra gli ospiti Piero Angela, Salvatore Aranzulla, Luca Bottura e tanti altri
Tanti ospiti e appuntamenti di rilievo per la quarta edizione del Festival della Comunicazione di Camogli, che si terrà dal 12 al 15 settembre 2019.
Il programma completo
Civiltà è il tema del 2019
Ideato con Umberto Eco, diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, e organizzato da Frame in collaborazione con il Comune di Camogli, il Festival della Comunicazione è ormai riconosciuto come un appuntamento unico e imprescindibile nell’articolato panorama della comunicazione e del dibattito intergenerazionale. Attraverso un fitto intreccio di interventi, analisi, riflessioni sulle grandi questioni riguardanti attualità, futuro e innovazione, il Festival esplorerà uno dei temi più importanti per la nostra realtà contemporanea e più cari a Umberto Eco: Civiltà. Nel discorso tenuto al Palazzo delle Nazioni Unite di New York il 21 ottobre del 2013, Eco affermava: “Le civiltà si presentano come sistemi che funzionano non solo per preservare e trasmettere informazioni utili alla loro sopravvivenza in quanto civiltà, ma anche per cancellare le informazioni giudicate in eccesso. Per preservare la propria identità, una civiltà non deve solo comportarsi come un archivio di informazioni, ma anche come un filtro”.
Gli ospiti
Il Festival vedrà coinvolti oltre 120 ospiti, intellettuali e volti di spicco dell’attualità: il mondo dell’informazione e l’universo scientifico e accademico, la cultura e lo spettacolo, la musica, l’innovazione e le imprese, senza dimenticare la politica, chiamata a confrontarsi con la magistratura e la società civile, con il diritto e l’economia, per un totale di 80 eventi tra lectio, presentazioni e dialoghi.
Oltre ai tanti amici consolidati, ci saranno i direttori e vicedirettori delle principali testate giornalistiche e riviste – da Luciano Fontana a Marco Travaglio, Federico Ferrazza, Federico Fubini, Ferruccio de Bortoli, Malcom Pagani – e non mancherà la politica, con Walter Veltroni, Giovanni Toti e Beppe Sala. Molti i nomi nuovi, tra cui importanti volti della scienza e della medicina – come Roberto Burioni e Valter Tucci –, dell’informazione – come Luca Bottura, Massimo Giletti, Enrico Mentana – e della cultura e dello spettacolo come Alessandro Baricco, Luca Bizzarri, Amleto De Silva, Marcello Flores, Fabio Genovesi, Moni Ovadia, Alessandro Robecchi. E altrettanti momenti speciali, segnati da “duetti inediti”, come quello tra l’ex magistrato Gherardo Colombo e il giornalista Giorgio Terruzzi o quello tra i rettori universitari Gianmaria Ajani e Guido Saracco. Torna il Premio Comunicazione che quest’anno sarà assegnato a Stefano Massini, lo scrittore italiano più rappresentato nel mondo, tradotto in 22 lingue e amatissimo dal pubblico per i suoi racconti il giovedì sera a Piazzapulita su La7 e per i suoi interventi sulle pagine de La Repubblica, già ospite del Festival nel 2018 con l’intervento Quattro ritratti di grandi visionari. Il programma Dentro e intorno al Festival, da sempre uno dei punti forti della rassegna, prevede 3 mostre – Incursioni d’arte nella civiltà (sull’intreccio tra arte, popoli e culture), DONUM (alla scoperta dei luoghi sacri e della meditazione nel Parco di Portofino), Strofinacci (progetto che ha coinvolto tutte le regioni d’Italia) – e una fitta serie di spettacoli di teatro, musica e poesia: “MIMÌ. Da Sud a Sud sulle note di Domenico Modugno” di Mario Incudine e Moni Ovadia; “Già, infatti, è così” di Andrea Vitali; “Tenebra è la Notte” del rapper poeta Murubutu; “Sconfinando” di Giorgio Conte; lo show dei sette ragazzi musicisti della Compagnia del Cigno di Ivan Cotroneo; “La misteriosa musica della Regina Loana”, omaggio speciale a Umberto Eco di Gianni Coscia e Gianluigi Trovesi; “Ibride armonie. Fughe, amori e identità: tre donne nel precipizio del ‘900” di Cinzia Leone; il reading “La mia casa di Montalbano” di Costanza DiQuattro; e ancora “Clima, un po’ per celia un po’ per non morire” di Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni; “I canti della TV rotta” di Fabio Genovesi e lo spettacolo “Ball Fiction” di Marco Travaglio.
Le novità
Alle già collaudate Colazioni con l’autore e Rassegne stampa del mattino si affiancheranno per la prima volta gli Aperitivi con l’autore, dove il pubblico potrà godere di momenti di incontro informali e divertenti con i protagonisti della rassegna. Per i più piccoli e le loro famiglie, una vasta rosa di laboratori a tema appositamente realizzati in collaborazione con FarFilò e l’Università di Bologna, il CNR e l’Istituto Ingegneria del mare di Genova, Scena Madre, Cooperativa DAFNE e LabTer Parco di Portofino, Eataly.
Aperte a tutti, infine, le 6 escursioni per terra e per mare, tra cui Plenilunio in mare e la specialissima Whale watching all’alba, per esplorare le meraviglie naturalistiche del Parco di Portofino e nell’Area Marina Protetta.
Spiega Danco Singer: «Stiamo avanzando verso una civiltà che è globale e interconnessa, in cui mercati, culture, individui e informazioni sono sempre più interdipendenti ma scossi da forze interne contrastanti, che ridefiniscono la socialità, il rapporto con l’altro e l’idea stessa di barbarie. Il Festival non solo è riconosciuto come una consolidata agorà di discussione sociale e aggiornamento culturale, ma è divenuto una community di altissimo valore arricchita dai protagonisti del mondo economico e imprenditoriale». A Camogli, infatti, saranno presenti: Mauro Bombacigno (head of engagement di BNP Paribas Italia), Barbara Cominelli (direttore Marketing & Operations di Microsoft), Luigi Ferraris (amministratore delegato di Terna), Gabriele Galateri di Genola (presidente di Assicurazioni Generali), Furio Garbagnati (CEO di Weber Shandwick), Edoardo Garrone (presidente del Gruppo ERG), Roberto Deambrogio (Head of Communications di Enel), Nando Pagnoncelli (presidente di Ipsos Italia), Francesco Profumo (presidente della Compagnia di San Paolo), Pierfrancesco Vago (Executive Chairman di MSC Crociere) che mostreranno come, in un contesto di progressivo trasferimento di autorità dagli individui agli algoritmi, per chi guida un’impresa sia essenziale avere ben chiara la sottile barriera che separa libertà, consapevolezza e manipolazione al fine di immaginare modelli di crescita virtuosi. «Ma civiltà», conclude Rosangela Bonsignorio, «è anche e soprattutto identità globale in divenire: un progetto collettivo di futuro da immaginare e realizzare. Bisogna ripensare il concetto di civiltà e arricchirlo di un significato nuovo che possa includere, senza omologarle, le specificità dei popoli e delle persone, per affrontare sfide nuove e cogliere opportunità mai verificatesi prima».
Com'è nato il festival
Un’idea, una penna, un grande progetto: così ha avuto origine il Festival della Comunicazione. Nell’estate 2013, dopo un anno di studio, Danco e Rosangela, a un aperitivo al Caffè di Via Dante a Milano, presentano l’idea a Umberto Eco, che la fa subito sua: abbozza su un tovagliolo di carta le linee guida, i temi e i nomi dei possibili ospiti. Da quel momento è seguito un intenso lavoro di collaborazione, ricerca e progettazione che perdura ancora oggi e che garantisce ogni anno l’alta qualità della manifestazione.
Di cosa si tratta
Primo evento in Italia dedicato alla comunicazione, spazio pubblico d’incontro fatto di piazze, terrazze e passeggiate e ospitato nel pittoresco borgo marinaro di Camogli, il Festival della Comunicazione si è subito affermato come uno degli appuntamenti culturali più apprezzati, diventando il punto di riferimento nell’articolato panorama della comunicazione e nel dibattito intergenerazionale d’attualità del nostro Paese.