Magico Dolce Natale: la Cònba della tradizione genovese
Lunedì 23 dicembre 2019 dalle ore 16 nel salone della SOMS di Sussisa, si riprende una tradizione poco conosciuta per non definirla addirittura perduta.
Sono poche le persone che la ricordano e soprattutto quasi nessuno ha cercato di tramandarla. È una tradizione ligure della zona che va da Bogliasco a Sori, che risale agli anni ’30 del 900. A Natale in famiglia si preparava il pandolce, e nelle cucine che erano il locale più vissuto della casa, anche perché grazie al Runfò era il più caldo, ci si avvicendava all’impasto di questo dolce nutriente e buonissimo. I bambini erano partecipi di questa magia, uvetta, canditi, pinoli da sottrarre dalla madia nei momenti di disattenzione degli adulti.
Il pandolce non era mai uno solo, se ne facevano per gli amici e parenti, ma la tradizione vuole che un po’ di quell’impasto venisse usato per un dolce dedicato solo ai bambini.
La Cònba, una bambolina ovale con le mani in grembo (in scoso), una piccola treccia a scendere da un lato, aveva gli occhi di uvetta, per il naso un pinolo, la bocca con i “margheitin”, codette colorate ed il vestito era tutto decorato con finocchietti.
Veniva infornata assieme al pandolce ma a differenza di questo poteva essere mangiata dai bambini soltanto il 6 di gennaio, giorno dell’Epifania che in Liguria si chiama anche “Pasquetta”.
Si diceva che la Cònba il giorno dell’Epifania avrebbe cantato: “Cuccurucucu le nasciu u Segnu”, ma i bambini di quel tempo non ricordano che ciò sia avvenuto.
Alle ore 16 nel salone della Soms di Sussisa, sotto la guida delle maghe-cuoche, bambini e adulti potranno fare l’impasto e personalizzare le loro Cònbe, che una volta cotte porteranno a casa, con la promessa di mangiarle il 6 gennaio.
Si ringrazia la Soms di Sussisa, la ProLoco di Sori, il Comitato Festeggiamenti San Matteo di Sussisa e gli sponsor Edo Bar e Latte Tigullio.