"That's silence", sordi e udenti: una relazione possibile
Nato dal desiderio di uno spazio in cui persone sorde ed udenti parlino la stessa lingua, "That’silence" propone diverse attività per riscoprire il silenzio e il linguaggio del corpo.
Il corpo e il silenzio diventano uno strumento universale di dialogo, stimolando le persone a comunicare con modalità alternative alla parola (disegno, scrittura, gestualità).
Il silenzio, da mancanza si trasforma in occasione per un’attenzione particolare dalla quale spesso le parole e il rumore distolgono.
Quali sono i valori di “that’silence”?
Identità culturale: i sordi e le lingue dei segni rappresentano una realtà ancora molto poco conosciuta, sebbene interessante e ricca di spunti. That’silence vuole fare in modo che questa cultura venga scoperta, raccontata, vissuta.
Dialogo sociale: that’silence si pone come punto d’incontro e dialogo tra sordi ed udenti. Ancora oggi c’è un forte divario tra le due comunità, dovuto alla scarsa conoscenza, alla paura della diversità, alle difficoltà di comunicazione.
Cultura del silenzio: in quest’ottica il silenzio non rappresenta più una mancanza, come spesso viene giudicato, ma uno spazio fertile e del quale c’è sempre più bisogno. I valori sociali rientrano in un discorso culturale più ampio, che comprende tutte le arti e le discipline legate al silenzio.
L'evento avrà inizio sabato 5 dicembre alle 10, con il laboratorio "Silenzio e Comunicazione"; successivamente, alle 15, "Laboratorio di introduzione alla lingua dei segni", alle 16 "Laboratorio di Teatro in silenzio", alle 17 "Consapevolezza corporea e mindfulness: declinazione tra corpo e silenzio", e alle 18 "Aperitivo silenzioso".