Santa Rosalia e la pestilenza: perché la Santa è patrona di Pegli
I racconti popolari parlano del culto trasmesso a Pegli da mercanti e marinai siciliani
Cos'hanno in comune Pegli e Palermo, oltre il mare? La risposta è semplice: la devozione nei confronti di Santa Rosalia, vissuta nel 1100 e festeggiata proprio in questi giorni dalla delegazione genovese.
Ma perchè la Santa, dal 1673, è patrona di Pegli?
Una spiegazione può essere data dal fatto che, in quel periodo, un membro della famiglia Doria divenne Arcivescovo di Palermo, e importò a Genova il culto della Santa. Ma c'è anche un'altra leggenda legata al male dell'epoca, la peste nera.
Torniamo a Palermo per un attimo, dove si dice che - a inizio '600 - la prima processione con le reliquie di Santa Rosalia fermò una grave epidemia di peste.
La voce si sparse e - visti i legami politici e commerciali di Genova con la Sicilia - i racconti di pescatori, commercianti e marinai siciliani arrivarono nella Superba prima che in altre città. Proprio nella seconda metà del '600, anche Genova - e in particolare il ponente - venne colpita dalla peste nera. Fu così che, ricordandosi i racconti dei siciliani, anche i genovesi iniziarono a venerare la Santa, sperando di fermare l'epidemia.