"Il mortaio e le salse al mortaio" a Santa Margherita Ligure
Il mortaio, uno strumento che affonda le sue radici nella notte dei tempi, ma che ancora oggi può fare la differenza in cucina: frullatori e robot non hanno, infatti, una capacità analoga di produrre una crema pastosa e fragrante, estraendo e ossigenando il succo degli ingredienti.
A "Spazio Aperto", a Santa Margherita Ligure, sabato 10 ottobre alle 17, ne parlano due specialisti: Enrico Ferrando e Roberto Avanzino, quest'ultimo skipper, cuoco professionista e insegnante all'istituto alberghiero "Marco Polo" di Genova.
Una chiacchierata tra due enogastronomi appassionati di cucina ligure e tradizioni gastronomiche, che parlano di ricette col mortaio, storia e curiosità del mangiare ligure e presentano una mostra di antichi strumenti di cucina.
Né mixer, né frullino, il mortaio è stato per secoli lo strumento per la preparazione di farcie, salse e creme. Si pesterà nel mortaio non solo pesto, ma anche la fragrante "aié", salsa all'aglio, la "tapenade" dalle mille sfaccettature, con il suo mix di capperi, acciughe e olive, ed il "macchetto" di acciughe salate.
Domenica 11 ottobre, invece, Federico Ermirio, Direttore Artistico del "Sibelius Festival", ha approfondito la figura di Sibelius e l'intenso legame con la natura della sua terra in occasione di un incontro tenuto a "Spazio Aperto" il 26 settembre: ora il 150° anniversario della nascita di Jean Sibelius viene celebrato con un excursus sulla vicenda compositiva finlandese e nordica in un'angolatura più ampia.
Un'occasione per avvicinare pagine dello stesso Jean Sibelius 1865-1957 ("Quattro pezzi" Op.78: Impromptu – Romance – Religioso – Rigaudon), di Gottfrid Gräsbeck 1927-2010 ("Sonata in uno movimento"), di Edvard Grieg 1843-1907 ("Sonata in la minore" Op.36), di Ferruccio Busoni 1866-1924 ("Kultaselle – al mio amore", dieci variazioni su un tema popolare finlandese). L'appuntamento è domenica alle 17 sempre presso lo "Spazio Aperto".