A Santa Margherita Ligure si parla di Dino Campana
L'Associazione Culturale "Spazio Aperto di via dell'Arco" organizza un incontro su Dino Campana realizzato con il patrocinio del comune di Santa Margherita Ligure. L'appuntamento è mercoledì 30 settembre alle 17, e si parlerà della vita difficile del poeta a 130 anni dalla sua nascita con il critico letterario Marcello Vaglio.
Il poeta Dino Campana era un uomo complicato, irrequieto, sempre in fuga, attore di episodi clamorosi, fughe, ricoveri in manicomio, carcerazione: Eugenio Montale disse che «In lui nulla fu di mediocre».
Nato nel 1885 a Marradi, comune dell’Appennino tosco-emiliano tra Firenze e Faenza, dalle sue parti veniva chiamato “il matto”, ma questo non gli impedisce di studiare, prendere la maturità, iscriversi all’università e scrivere un capolavoro come i Canti Orfici.
Nel 1916 incontra una donna fatale, eccentrica, bella e famosa, Rina Marta Felicina Faccio, scrittrice pasionaria che ha adottato lo pseudonimo di Sibilla Aleramo e che con lui vive un amore intenso e distruttivo.
Campana è internato in manicomio nel 1918 e non ne esce più, fino alla morte nel 1932.
Il professor Marcello Vaglio, critico letterario molto legato al personaggio di Dino Campana, ripercorre a “Spazio Aperto” la storia di questo personaggio iniziata 130 anni or sono, che ebbe anche un importante capitolo genovese: quest’ultimo è testimoniato nei Canti Orfici, dove Genova è resa con la sua folla, i suoi vicoli, il porto.