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Cultura

Palloncini e striscioni: il lungo corteo per la Marcia per la Pace

L'evento organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio per il primo giorno dell'anno è stato molto partecipato: al centro della giornata, il dramma dei migranti

Decine di palloncini colorati lanciati verso il cielo, un augurio per un 2018 all’insegna della pace: anche quest’anno la Comunità di Sant’Egidio ha organizzato la tradizionale Marcia per la Pace, arrivata ormai alla sua 51esima edizione, e Genova ha risposto con entusiasmo e solidarietà all’iniziativa.

Il colorato corteo è partito da piazza dell’Annunziata e si è diretto verso Matteotti, con decine di persone di diverse etnie scese in strada per partecipare: sotto i riflettori quest’anno il messaggi di Papa Francesco, “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”, una manifestazione organizzata con la speranza di «incominciare il nuovo anno costruendo un mondo più umano, che sappia accogliere e integrare. Troppi sono ancora i popoli afflitti dalla guerra - è stato il commento di Sergio Casali della Comunità di Sant’Egidio - costretti ad abbandonare la propria terra e a rifugiarsi altrove, troppe le vittime della violenza e del terrorismo».

«Per i migranti e i profughi ci sono soluzioni possibili, come ha dimostrato l’esperienza di due anni di corridoi umanitari verso l’Italia e altri Paesi europei - ha proseguito Casali - ci sono vie diverse che vogliamo continuare a percorrere perché non prevalgano muri e divisioni, ma una cultura del vivere insieme, che permetta di guardare al futuro con speranza». La marcia è culminata con la messa in San Lorenzo officiata dal cardinale Angelo Bagnasco, intervallata dalle testimonianze di migranti siriani e testimoni dei conflitti di ieri e di oggi.

La marcia si è conclusa con i nomi di tutti i paesi ancora coinvolti dai conflitti e dalla violenza nei diversi continenti.

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