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Cultura

Genova e la leggenda della terribile profezia di Santa Brigida

La santa, in pellegrinaggio verso Roma, si fermò a Genova e qui espresse una nefasta profezia sulla distruzione della città

Tra le leggende "nere" legate alla città di Genova, ce n'è una che vede protagonista Santa Brigida, che passò per la Superba intorno alla metà del '300, diretta a Roma in pellegrinaggio.

Secondo la tradizione, la santa svedese si fermò per un certo periodo in città, ed espresse una terribile profezia presso mura della Chiappe (sul colle del Peralto), guardando la Superba verso il basso : «Un giorno il viandante che passerà dall’alto dei colli che recingono Genova, accennando con la mano i lontani cumuli di detriti, dirà: laggiù fu Genova».

La chiesa della Madonnetta, infatti, sarebbe stata costruita con la facciata principale verso la montagna proprio per "non vedere" la futura rovina della sua città.

Una profezia nefasta, e non la sola. A Piacenza è custodita un'anonima scrittura notarile del '400, che recita: «Tra Capo di Faro ed Albaro si erge una civitas opulentissima, che sarà distrutta dal drago, allora si dirà hic fuit Ianua Superba». Chi sarà mai questa bestia feroce? Una delle tesi più accreditate vuole che il drago (o meglio il grifone, simbolo della città) siano i genovesi stessi, pronti ad autodistruggersi a suon di diatribe e mugugni.

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