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Cultura

L'antica leggenda dell'innamorata del navigatore genovese Antonio de Noli

Secondo un vecchio racconto, l'uomo divenne navigatore per cercare di dimenticare una ragazza. Che però andò a cercarlo, tra mille peripezie

Antonio De Noli, nato nel 1419 circa nella Repubblica di Genova, fu un navigatore che operò al servizio del Portogallo.

Seguendo la biografia ufficiale, partì da Genova nel 1449 con il fratello e il nipote per ragioni politiche, con tre galee di sua proprietà, e si recò in Portogallo per ottenere l'appoggio di un finanziatore di esplorazioni. Incontrò l'"infante" Enrico il Navigatore, che gli permise di navigare le coste atlantiche dell'Africa e - secondo alcuni - scoprì le isole del Capo Verde.

Ma un'antica leggenda sostiene che a convincere Antonio De Noli a lasciare Genova, più che ragioni politiche, furono ragioni amorose.

Si narra che in realtà Antonio De Noli fosse innamorato di una bellissima ragazza genovese. La giovane ricambiava il suo amore, ma era di ceto più altolocato, e quindi i genitori di lei non acconsentirono a farli sposare.

Con il cuore spezzato, Antonio decise di partire per cercare di dimenticarla. Fu così che si impegno anima e corpo nelle sue esplorazioni, e scoprì molti luoghi allora sconosciuti in Africa. Ma, per quanto le sue spedizioni lo gratificassero, non riusciva a dimenticare la sua bella innamorata genovese.

La leggenda vuole che un giorno Antonio, mentre si trovava su un'isola (chissà, magari Capo Verde), avvistò insieme al suo equipaggio una nave in difficoltà, che stava per affondare. Riuscì a salvare tutti, e scoprì con grande felicità che, a bordo di quella nave, si trovava niente meno che la sua innamorata, che era scappata da Genova per andare a cercarlo.

Come andò a finire? Naturalmente bene: quando la coppia tornò in Europa, i genitori della ragazza erano così contenti che la loro figlia fosse tornata sana e salva che acconsentirono subito alle nozze.

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