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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura Rapallo / Via San Massimo

I fantasmi del monastero di Valle Christi di Rapallo

Si narra che, nell'antico edificio tra Rapallo e Ruta di Camogli, sia stata murata viva una suora che aveva intrecciato una relazione proibita con un pastore ed era rimasta incinta

Una struttura antica, gotica, austera, solitaria, costruita con pietre scure, ormai diroccata: quale miglior posto per una lugubre leggenda che parla di fantasmi?

È proprio così che si presenta - agli occhi dei visitatori - il monastero di Valle Christi, nella frazione di San Massimo di Rapallo. L'edificio è uno dei pochi superstiti esempi dell'architettura gotica nel territorio ligure ed è inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani. La sua costruzione risale al 1200, e l'edificio venne fin da subito abitato da suore.

Quello che forse non tutti sanno è che questo monastero, ormai diroccato e invaso da muschi e licheni, è protagonista di una triste leggenda: si narra infatti che in antichità, una suora si innamorò perdutamente di un pastore del luogo. La religiosa cedette alla passione - trasgredendo il voto di castità - e intrecciò una relazione clandestina con l'uomo. Dopo qualche mese però la pancia della donna iniziò a gonfiarsi: era rimasta incinta, uno "scandalo" impossibile da nascondere alle consorelle.

La punizione fu tremenda: dopo il parto, la suora venne murata viva in una cella del convento con la sua bambina appena nata.

Finisce qui? No, infatti nei secoli successivi si sono raccolte molte testimonianze di persone che - specie nelle notti senza luna, quando tutto è più buio - affermano di aver sentito i lamenti strazianti dei fantasmi della suora e della sua bambina.

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