rotate-mobile
Cultura Centro / Largo Sandro Pertini

Anche Genova ha il suo fantasma dell'Opera

Si tratta dello spettro della giovane Leila, accusata di stregoneria e imprigionata laddove oggi sorge il Carlo Felice

Non è solo il teatro di Parigi - come nel romanzo di Gaston Leroux - ad avere un fantasma dell'Opera che si muove dietro le quinte: anche la Superba ha il suo, almeno secondo una leggenda che risale al '500.

All'epoca, al posto del teatro Carlo Felice, c'era il convento di San Domenico, tristemente famoso per essere sede dell'inquisizione.

Poco lontano, nel centro storico, viveva un liutaio molto bravo con la figlia, una ragazza di nome Leila.

La bellezza della giovane - che amava la musica come suo padre - era leggendaria, e per questo suscitava anche molta invidia. Un nobile - che però era fidanzato con un'altra ragazza - iniziò a corteggiarla, e per vendicarsi, la madre della promessa sposa iniziò a spargere terribili voci: Leila era una strega, era risaputo, e compiva terribili sortilegi.

All'epoca si sa, bastavano le chiacchiere ad alimentare orribili sospetti, e così Leila venne imprigionata e portata nel convento di San Domenico, in cui morì di crepacuore senza aver potuto dimostrare la sua innocenza.

Sono passati i secoli, il convento è stato demolito e al suo posto ora c'è il teatro Carlo Felice, ma il fantasma di Leila non è mai svanito, tanto che si dice che periodicamente torni a farsi vedere dietro le quinte, con i lunghi capelli sciolti e un vestito di velluto scuro, e il liuto del padre che si diverte ancora a suonare.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anche Genova ha il suo fantasma dell'Opera

GenovaToday è in caricamento