La città che cambia: un incontro sul caso del Porto Antico di Genova ed altre esperienze contemporanee
Il 13 marzo appuntamento con un nuovo Mercoledì Scienza dell’Ass. Amici dell’Acquario che, aspettando il Pi-greco Day, ospitano Lia Piano, Direttrice programmi editoriali della Fondazione Renzo Piano, Alberto Grassetti, dottorando in Architettura e culture del progetto, Università di Bologna, e Francesco Giacobello, architetto associato Renzo Piano Building Workshop per raccontare “La Città che cambia: il caso del Porto Antico di Genova ed altre esperienze contemporanee”.
Ogni anno il 14 Marzo si festeggia in tutto il mondo con varie iniziative il Pi-greco day e anche gli Amici dell’Acquario omaggiano con questo incontro la costante matematica più famosa nel mondo che, dall’architettura alla medicina, svolge un ruolo chiave nel nostro quotidiano.
La Fondazione Renzo Piano da 20 anni accompagna e supporta dottorandi, ricercatori e studiosi rendendo fruibile la documentazione di progetto di oltre 60 anni di attività di Renzo Piano e dei suoi collaboratori, perché la memoria sia viva e generativa. La collaborazione quotidiana con il Renzo Piano Building Workshop e la cura delle relazioni intessute in questi anni con chi ha lavorato nei diversi progetti, permette di rendere gli archivi strumenti di lavoro quotidiano, di connessione, di ricerca e discussione, sia per gli architetti, sia per chi li frequenta come studioso.
In occasione dei 30 anni dall’apertura del Porto Antico la Fondazione ha deciso di supportare una ricerca che contribuisse allo studio di questo progetto e della sua importanza per la città: l’architetto Alberto Grassetti, dottorando in Architettura e culture del progetto presso l’Università di Bologna, presenta gli esiti della sua ricerca, giunta al suo secondo anno.
Nel 1992 venne aperta l’Esposizione Internazionale Specializzata “Cristoforo Colombo: la nave e il mare” al Porto Antico di Genova. Nonostante l’intento primario fosse quello di celebrare il 500esimo anniversario della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, le Colombiadi avevano uno scopo intrinseco ben più importante di quello celebrativo. Operare nel Porto Antico significava aprire questa zona alla città innescando un graduale processo di rivitalizzazione del contesto urbano e sociale circostante.
Quando nel 1984 Renzo Piano ottenne l’incarico di sviluppare un piano per l’expo del ’92, vennero sin da subito posti degli obiettivi basilari che rimasero delle costanti nei successivi sviluppi progettuali. Riconvertire gli edifici già presenti nella zona, non realizzare nulla di effimero e ricollegare il mare alla città furono i principi applicativi di un dispositivo urbano capace di riabilitare tutta Genova. Tuttavia, il caso del Porto Antico non è da considerarsi come un evento isolato bensì è il risultato di un lungo processo evolutivo atto alla rivitalizzazione del bacino portuale genovese. Gli esiti della ricerca progettuale sulla riconversione del waterfront genovese hanno modificato sostanzialmente la vocazione non solo del Porto Antico, ma dell’intera città di Genova. Riscoprire oggi la storia di queste esperienze ed il modo in cui si sono relazionate tra di loro offre una visione altamente stimolante per gli sviluppi futuri del porto e della città.
“La città è un’invenzione, anzi: è l’invenzione dell’uomo! La città non è un fatto virtuale, è un fatto fisico perché è piena di umanità. La città è un continuo divenire.” R.P.
In questo continuo divenire il Renzo Piano Building Workshop ha potuto affrontare e affronta tuttora interventi di diversa scala, diversa destinazione, in diversi luoghi e contesti, che richiedono sempre la capacità di mettersi in ascolto, di fare sintesi, misurarsi e confrontarsi con le nuove possibilità offerte dalla tecnologia ma anche con l’eredità del passato e dalle aspirazioni, vecchie e nuove, delle persone che la città la abitano e la vivono quotidianamente. L’Architetto Francesco Giacobello, associato dello studio RPBW – Renzo Piano Building Workshop, presenterà alcune esperienze di progetti in diverse città quali il Whitney Museum a New York, l’Istanbul Modern Museum a Istanbul, One Sydney Harbour a Sydney e il Waterfront di Levante a Genova.
Gli incontri degli Amici si svolgono, come di consueto da 29 anni, ogni mercoledì alle ore 17 presso l’Auditorium dell’Acquario e sono offerti gratuitamente alla città e a tutte le persone curiose di Scienza.
Lia Piano è nata a Genova nel 1972. Laureata in lettere, nel 2004 è fra gli ideatori della Fondazione Renzo Piano. Oggi è Direttrice dei programmi editoriali e cura la collana delle monografie dedicate ai progetti iconici realizzati da Renzo Piano e dal Renzo Piano Building Workshop. Quella dedicata al CERN è la sua quindicesima monografia. È anche autrice di narrativa con “Planimetria di una famiglia felice” (Milano, Bompiani, 2019), libro tradotto recentemente anche in lingua spagnola e catalana.
Francesco Giacobello, nato a Genova nel 1980, si laurea in Architettura nel 2005. Dopo diverse esperienze all'estero, torna in Italia e nel 2010 inizia a collaborare con il Renzo Piano Building Workshop di cui diventa socio nel 2018. Tra i progetti realizzati a cui ha lavorato: il Whitney Museum di New York, l’Istanbul Modern Museum a Istanbul e One Sydney Harbour a Sydney. Attualmente è impegnato nel progetto del Waterfront di Levante a Genova.
Alberto Grassetti, nato a Pesaro nel 1997, si laurea in Ingegneria edile-Architettura all’Università di Bologna nel 2022. È vincitore della borsa di dottorato in Architettura e Culture del Progetto presso l’Università di Bologna con una ricerca sul tema “La riqualificazione del porto antico di Genova. I progetti, l’archivio, le prospettive future”, sponsorizzata anche dalla Fondazione Renzo Piano. Da due anni è frequentatore assiduo degli archivi genovesi.
Il ciclo di mercoledì scienza “A fil di scienza” è realizzato in collaborazione con Acquario di Genova e Costa Edutainment.
Per informazioni: tel. 010/2345.279-323, amici@costaedutainment.it