Apertura nuovo ponte di Carasco, la Fontanabuona torna alla normalità
Venerdì 18 aprile, alle 15 sarà inaugurato il nuovo ponte di Carasco con la benedizione del vescovo di Chiavari monsignor Alberto Tanasini alla presenza del commissario della Provincia Piero Fossati con il presidente della Regione Claudio Burlando, gli assessori regionali Giovanni Boitano, Raffaella Paita e Pippo Rossetti, il sindaco di Carasco Laura Remezzano, i sindaci dei Comuni del Levante e della Fontanabuona, il prefetto Giovanni Balsamo, rappresentanti di tutte le istituzioni, degli enti del territorio e delle parti sociali e le imprese costruttrici (Omba impianti & engineering, consorzio Cogen, Demolscavi).
A metà del nuovo ponte, sul lato a valle sarà scoperta una targa in ardesia fatta realizzare dalla Provincia in memoria delle due vittime della drammatica alluvione del 22 ottobre scorso in cui crollò il ponte di Carasco. Vi si legge «A ricordo del tragico evento del 22-10-2013 in cui persero la vita Lino Gattorna e Claudio Rosasco. Le Amministrazioni posero”.
Il nuovo ponte in acciaio a campata unica è lungo circa 55 metri, pesa 372 tonnellate, ha due corsie e due marciapiedi e sarà aperta al transito subito dopo la cerimonia inaugurale e commemorativa.
«Abbiamo fatto l’impossibile - dice Piero Fossati - con l’impegno continuo dei nostri tecnici e delle imprese, il pieno sostegno della Regione e la condivisione delle istituzioni e delle amministrazioni locali per accelerare al massimo la realizzazione del nuovo ponte. Per farlo abbiamo individuato e sperimentato anche soluzioni innovative come la soletta d’acciaio che ha permesso di ridurre di almeno quattro, cinque settimane i tempi rispetto alle tradizionali solette in cemento armato. Sono passati quasi sei mesi dalla tragica e devastante alluvione dell’ottobre scorso che si è purtroppo portata via anche le vite di Lino Gattorna e Claudio Rosasco, alla cui memoria ci inchiniamo e ora il nuovo ponte, che continuerà a testimoniare il loro ricordo, restituisce a tutta la Fontanabuona un collegamento fondamentale per tutta la vallata, le sue attività e i suoi cittadini».