Bagna Cauda Day, ecco i locali liguri che hanno aderito
Arrivano anche nel Genovese tre giornate all'insegna di una specialità piemontese molto conosciuta e amata: la bagna cauda.
Venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 novembre 2017 ad Asti, in Piemonte e in molte altre località italiane - compresi alcuni ristoranti della provincia di Genova - si festeggia il Bagna Cauda Day.
Cosa prevede il Bagna Cauda Day
Nei locali sarà dato in omaggio il “Vademecum della Bagna Cauda”, edito da Astigiani, e il bavAGLIOlone d’autore in tessuto, con logo del Bagna Cauda Day.
Il prezzo delle bagna cauda è di 25 euro, uguale in tutti i locali, dagli stellati alle trattorie di paese alle cantine, che darà diritto ad una bagna cauda abbondante e colorata dalle verdure. Il Bagna Cauda Day è libero dal costo del coperto che non dovrà mai essere messo in conto. Per i bambini fino a 10 anni i genitori pagheranno 10 euro.
Gli sponsor alleati del Bagna Cauda Day 2017 omaggiano a tutti i bagnacaudisti: l’aperitivo con il nuovo Asti secco Docg proposto dal Consorzio dell’Asti. Grissini rubatà e lingue di suocera di Mario Fongo da Rocchetta Tanaro, amaretti del Cavalier Vicenzi da Mombaruzzo e uova di gallina per concludere la bagna, prodotti dall’azienda Durando di Portacomaro.
Il Bagna Cauda Day in Liguria: dove andare
In particolare, sarà possibile assaggiare questa prelibatezza presso "Il Torchio" di Arenzano (inclusi nei 25 euro anche dolce e caffè) e "Turchino" a Campo Ligure (inclusi nei 25 euro anche cappellacci al sugo di noci, crepes con crema di nocciole al profumo di tartufo). In Liguria, il Bagna Cauda Day si festeggia anche all'"Osteria del Tempo Stretto" di Albenga (inclusi nel 25 euro anche dolce e caffè) e all'"Osteria dai Pippi" di Imperia.
Cos'è la bagna cauda
La bagna cauda, per chi non la conoscesse, è una preparazione a base di aglio, olio extravergine d'oliva ed acciughe dissalate, il tutto ridotto a salsa mediante una paziente cottura. Volendo si possono aggiungere agli ingredienti anche burro, panna da cucina, latte e noci tritate. Questa salsa tradizionale viene portata in tavola nel dian, tegame di cottura in terracotta, e mantenuta in temperatura mediante uno scaldino di coccio riempito di braci vive, la s-cionfetta. Oggi sono di uso comune appositi contenitori in terracotta (fojòt) costituiti da una ciotola a cui è sottoposto un fornellino per mantenere calda la salsa. Si consuma intingendovi vari tipi di verdure di stagione solitamente divise tra crude e cotte.