rotate-mobile
Economia

Il 2,5% dei turisti culturali italiani sceglie la Liguria

Il 2,5% dei turisti culturali italiani ha scelto la Liguria come destinazione in Italia nel 2010. Una regione dove non solo il mare, ma anche l'entroterra, richiamano sempre più turisti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Genova - Il 2,5% dei turisti culturali italiani ha scelto la Liguria come destinazione in Italia nel 2010. «Un arco di terra teso dall'acqua, un emiciclo che abbraccia il mare: la Liguria si tuffa dalle montagne nel blu più profondo con tornanti, mulattiere, terrazze stese al sole, paesini aggrappati al terreno con la pura forza della tenacia - afferma Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange -. Il mare è la via principale per partenze e arrivi, il mare, come presenza costante, è orizzonte per lo sguardo, ma la Liguria regala anche un entroterra sorprendente. Il mare visto dall'alto è la vita dei borghi, la natura dei boschi che coprono le colline. Da Levante a Ponente una regione tra terra e mare». Il patrimonio artistico del nostro Paese piace sempre più agli italiani, che hanno iniziato a riscoprire le bellezze di casa, tanto che il turismo culturale interno ha registrato una crescita del 20% in soli due anni, secondo i dati dell'osservatorio di CartOrange, leader in Italia dei viaggi su misura, che ha da poco lanciato "I Viaggi nel Tempo", un progetto, realizzato con la supervisione di archeologi, dedicato proprio al turismo culturale.

Viaggio nel tempo in Liguria. CartOrange ha messo a punto alcune proposte "storiche" per riscoprire le meraviglie di questa regione. «Nel nostro catalogo abbiamo un itinerario per scoprire un aspetto poco conosciuto questa regione, così ricca di spunti culturali - afferma Romano -. Ripercorreremo infatti parte dell'itinerario di Napoleone in Italia, visitando la provincia di Savona, ricchissima di testimonianze del passaggio del Bonaparte, soffermandoci nel comune di Millesimo, uno dei borghi più belli d'Italia».
Dove vanno i turisti culturali in Italia? Gli italiani preferiscono il Veneto (16,5% delle presenze nel 2010), seguito a stretta distanza da Lazio (15,8%) e Toscana (15,2). Tre stranieri su dieci invece vanno in Lazio (33,7%), poi in Veneto (25,2%) e Toscana (17,2%). Molto amata, soprattutto dagli italiani, anche l'Emilia Romagna, che prima del terremoto si collocava al quarto posto con il 14% per gli italiani e al quinto (4,3%) per gli stranieri. «Si tratta di destinazioni "classiche", con Roma e Venezia in testa - spiega Romano -. Quello che sta cambiando nel settore è proprio il modo di viaggiare: il turista culturale non vuole più visitare tutto quello che c'è da vedere, ma è più selettivo e preferisce un approccio "slow". Si focalizza su quello che gli interessa davvero, magari anche in una destinazione già nota, con il desiderio di capirla e contestualizzarla». Un modo diverso di viaggiare, insomma, per diventare protagonisti della storia e vivere emozioni uniche che rimangono nella memoria.

Nel primo semestre del 2011, dei 15,6 milioni di italiani in viaggio, il 38,6% ha scelto località di interesse storico-artistico, sia italiane che estere, che sono state, di fatto, il primo prodotto turistico, in aumento di quasi un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2010. Nelle città d'arte italiane il 60,2% delle presenze nel periodo più "caldo", ossia tra luglio e settembre, è italiano, il 39,8% straniero.
Il turismo culturale, negli ultimi 10 anni, è quello che è cresciuto più di tutte le altre tipologie: nelle località di interesse storico e artistico, le presenze di italiane sono cresciute del 17%, quelle di stranieri del 54%. «I dati CartOrange, che è nata nel 1999 e conta quasi 500 Consulenti per Viaggiare in tutto lo stivale, fanno registrare negli ultimi anni un rinnovato interesse verso le destinazioni culturali del nostro Paese, quantificabile in una crescita del 20% negli ultimi due anni - spiega l'ad di CartOrange -. Quello che la gente cerca sono proposte innovative capaci di far scoprire il nostro Paese da un punto di vista diverso, sia scovando i gioielli nascosti sia riscoprendo le destinazioni più note: vuole capire davvero cosa significano certi monumenti o resti archeologici, vuole contestualizzarli e inserirli all'interno di un itinerario tematico per approfondirne la conoscenza. Proprio per rispondere a questa esigenza abbiamo messo a punto il progetto I Viaggi nel Tempo, che prevede percorsi legati da un fil rouge comune e una guida storica che comincia già da casa via web. Prima di partire si possono seguire già da casa delle lezioni sul periodo inerente il viaggio con archeologi o storici che poi accompagneranno anche sul posto».

Elaborazione dati di CartOrange sulla base degli studi Osservatorio Città d'arte & turismi relativi al 2010 e Osservatorio nazionale del Turismo su dati Unioncamere - Isnart, relativi al 2011.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il 2,5% dei turisti culturali italiani sceglie la Liguria

GenovaToday è in caricamento