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Terzo Valico, è giallo sui fondi. Toti e Bucci: «Il governo li sblocchi subito»

Nessuna traccia della grande opera nel Decreto Genova, e il quinto lotto dei lavori resta fermo in attesa che Rfi riceva l'autorizzazione per sbloccarli. Il Pd denuncia: «Da lunedì partono i licenziamenti»

«Il governo sblocchi i fondi per il Terzo Valico»: questo l’appello congiunto partito in mattinata dal governatore ligure Giovanni Toti e dal sindaco Marco Bucci dopo la diffusione dell’atteso Decreto Genova, in cui non c’è traccia del miliardo e mezzo previsto per la realizzazione del quinto lotto di lavori per la realizzazione della grande opera che collegherà Genova e Milano.

«Nonostante i nostri appelli e le richieste del Consorzio Collegamenti Integrati Veloci (Cociv), risulta bloccato il miliardo e mezzo di euro già approvato dal Cipe, dalla Ragioneria dello Stato e dalla Corte dei Conti, e perciò immediatamente disponibile - si legge in una nota diffusa da Toti e Bucci - A mancare è solo la lettera di assegnazione fondi del Ministero alle Infrastrutture. Secondo quanto hanno dichiarato i vertici del Consorzio, tutto ciò comporterà, già dalle prossime settimane, un inevitabile rallentamento nei lavori e anche una perdita di posti di lavoro nei cantieri Torniamo, perciò, a chiedere con insistenza che questi soldi vengano immediatamente sbloccati, anche e soprattutto alla luce della difficile situazione che sta vivendo Genova, dopo il crollo di un’infrastruttura indispensabile per la città».

Il comma relativo al Terzo Valico non compare nel decreto alla luce di quello che il governo ha definito "un riesame, attraverso attenta analisi costi-benefici”, di un elenco di grandi opere in cui compaiono anche la Gronda autostradale di Genova, la Pedemontana lombarda, il collegamento tra Brescia e Padova e la tratta Torino-Lione. La nota era inserita in una prima bozza parziale della nota di aggiornamento al Def che sarà elaborata dalla Struttura Tecnica di Missione del Mit.

Sull’argomento era intervenuto giovedì il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, che aveva assicurato che «i 762 milioni di euro per il sesto lotto del Terzo Valico sono stati già individuati e verranno ripristinati», lasciando dunque intendere che i fondi non sarebbero stati inseriti nel decreto perché non urgenti. Ma a preoccupare sono i 200 milioni necessari per il quinto lotto dell’opera, come ha chiarito anche Stefano Esposito, ex vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, che ha annunciato che lunedì inizieranno a partire lettere di licenziamento per 150 lavoratori impegnati nei cantieri del Terzo Valico.

«Il ministro Toninelli, al contrario di quanto promesso dal viceministro Rixi - si è sfogato Esposito con l’Ansa - non ha fatto partire la lettera per autorizzare Rfi a sbloccare la prima parte dei fondi per il quinto lotto a favore del Cociv. Spiace constatare che il viceministro Rixi, ma soprattutto Genova e la Liguria, vengano prese in giro dal ministro Toninelli».

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