Seconda casa, per i genovesi è anche una forma d'investimento

Sono 5,5 milioni le seconde case in Italia, stando ai dati dell'Agenzia delle Entrate. Ma che cosa rappresenta tradizionalmente questo bene così diffuso per i genovesi? Come evidenzia un recente studio, molti ci vedono una meta abituale di ferie e soggiorni più o meno lunghi (50%). Ma per una fetta consistente la seconda casa è anche una vera e propria forma di investimento (20%) in un asset reale o un investimento di più di lungo termine per il futuro dei figli (18%), oppure ancora una fonte di reddito per la famiglia (12%).

L'aspetto più importante - prosegue la ricerca - è la zona in cui la casa si trova (74%), mare o montagna che sia, tanto che per una location comoda e magari impagabile si è spesso disposti a chiudere un occhio ad esempio sul comfort che la struttura è in grado di offrire (8%). Possedere una seconda casa può però essere anche oneroso, specialmente per il carico fiscale (62%) che grava su questa tipologia di immobili.

Ma se da un lato è un bene importante per il portafoglio familiare, dall’altro la seconda casa può essere fonte di preoccupazioni proprio di natura economica. Prime fra tutte, le conseguenze dei danni che potrebbero verificarsi, sia strutturali sia di piccola entità (52%), con le relative spese. Segue il rischio che l’immobile possa svalutarsi nel tempo (34%), quindi i furti (14%), mentre gli atti vandalici sono ritenuti un’ipotesi remota, temuta da ben pochi (2%).

Per proteggere la seconda casa, tra le soluzioni ritenute più efficaci c’è quella di una polizza assicurativa (42%). Segue l’installazione di un impianto di allarme (24%), meglio, dicono i genovesi, che affidarsi ai vicini (6%). Ma non tutti sono d’accordo: per il 28% non occorre nessuna soluzione specifica (fonte Osservatorio Sara Assicurazioni).

Indagine Cawi condotta dall'istituto di ricerca Nextplora su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.