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Consiglio comunale: Guerello ricorda Gabrielli, relazione di Doria sul Nautico

«Non possiamo intervenire nelle scelte e nelle strategie degli altri - ha spiegato Doria -. Possiamo soltanto offrire il miglior prodotto, in termini di servizi, spazi ed eventi collaterali»

Ieri in consiglio comunale il presidente Giorgio Guerello ha commemorato la figura di Bruno Gabrielli, architetto, urbanista e insigne professore, che fu assessore comunale tra il 1997 e il 2007. Poi ha dato la parola al sindaco per un'informazione sul Salone Nautico e sulla permanenza a Genova della manifestazione.

Marco Doria: «il bilancio del Salone quest'anno è positivo. Ciò è dovuto non solo alle capacità degli organizzatori, che ogni anno mettono a disposizione elevata professionalità, ma all'andamento del mercato».

«Oltre ai dati del settore - ha detto Doria -, si percepiva un clima di ottimismo. Il mercato è sempre più internazionale, il sistema Italia stesso è interessato dai cambiamenti. Il mercato della nautica, specialmente per i grandi yacht, è diventato non solo internazionale, ma prevalentemente extraeuropeo».

«I produttori di grandi yacht hanno attualmente interessi diversi dai produttori di imbarcazioni più piccole. Alcuni grandi cantieri della nautica sono usciti dall'associazione di categoria. Gli organizzatori del Salone hanno avuto difficoltà, in questi anni, per la mancanza di un interlocutore unico. Questa differenza di posizioni apre scenari nuovi, per cui i produttori possono pensare di esporre in località diverse».

«Non possiamo intervenire nelle scelte e nelle strategie degli altri - ha spiegato Doria -. Possiamo soltanto offrire il miglior prodotto, in termini di servizi, spazi ed eventi collaterali. Ucina ha già detto che l'anno prossimo tornerà a Genova e che vuole anticipare l'esposizione a settembre. Noi dobbiamo essere in grado di rispondere».

«Quanto agli spazi - prosegue Doria -, sottolineo il ruolo del Comune di Genova, che ha investito nel padiglione Jean Nouvel, l'unico degno di essere definito un padiglione da fiera. Parlare degli spazi significa anche considerare la possibilità della fusione tra Fiera e Porto Antico. Ma per la fusione bisogna pensare prima a rendere Fiera, la società più debole attualmente, adatta alla fusione senza creare problemi per Porto Antico».

«Quanto agli eventi collaterali: nel periodo della fiera la città ha sviluppato al meglio la nostra capacità di creare eventi, sfruttando anche la presenza della mostra Dagli impressionisti a Picasso di Palazzo Ducale», ha concluso il sindaco.

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