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Economia

Il Natale dei genovesi: uno su due sarà in viaggio, i regali si fanno nei mercatini

Stando a uno studio di Confesercenti, il 49% degli abitanti della Superba si è regalato una vacanza. Seguono libri e abbigliamento, e lo shopping è all'insegna dell'artigianalità

Per il Natale 2017, i genovesi scelgono di regalarsi un viaggio: è quanto emerge da uno studio condotto da Confesercenti-Swg sui consumi e le preferenze degli italiani in vista del prossimo Natale, che ha evidenziato come un genovese su due (il 49%) abbia pianificato una vacanza nel periodo festivo, e oltre la metà (il 63%) abbia scelto una meta italiana.

Un dato significativo soprattutto se rapportato alla media nazionale: appena il 37% degli italiani ha pronta la valigia per le feste natalizie, e i genovesi restano saldamente davanti agli abitanti di Milano, Firenze, Roma, Napoli e Palermo quando si tratta di concedersi qualche giorno di vacanza.

La classifica dei regali preferiti dai genovesi

Parlando invece di regali veri e propri, lo studio ha dimostrato che i genovesi sembrano pronti a spendere un po' più della media nazionale – 315 euro a persona contro i 307 del dato italiano – e il 65% ha dichiarato che almeno un dono sarà fatto a tutti i membri della famiglia. Nel resto del paese la percentuale scende al 59%.

In testa alla classifica dei doni più desiderati sotto la Lanterna, resistono i libri, scelti dal 41%, seguiti a ruota dall'abbigliamento (38%) che invece prevale a livello nazionale. Ai primi posti della classifica anche il cibo e il vino (35%) e i prodotti tecnologici (33%).

Shopping: vincono i mercatini, pareggio tra grande e piccola distribuzione

Per quanto riguarda invece il luogo preferito per lo shopping natalizio, dal confronto tra grande distribuzione (25%) i negozi al dettaglio genovesi escono con un sostanziale pareggio (22%), mentre il dato a livello italiano li vede soccombere di quasi venti punti percentuali (il 35% preferisce i grandi magazzini e solo il 16% il piccolo negozio). Meglio che nel resto del paese anche i mercatini, preferiti dal 16% dei genovesi a fronte di una media del 12%. In aumento la presenza dell'e-commerce, che assorbe ormai il 34% degli acquisti natalizi dei genovesi e il 35% di quelli degli italiani; da considerare, però, gli strascichi dello sciopero dei lavoratori di Amazon e il rischio di intasamento delle poste nel periodo festivo.

«Nel quadro di un Natale che viene percepito in linea con lo scorso anno, tanto nella nostra città (66%) come nel resto del paese (64%), incassiamo però con soddisfazione i dati relativi al turismo - è il comment di Paolo Barbieri, vicedirettore provinciale di Confesercenti - Le agenzie di viaggio, infatti, speriamo possano beneficiare della maggior propensione dei genovesi a spostarsi, e naturalmente ci auguriamo che la nostra città a sua volta sia scelta da molti turisti italiani e stranieri anche a Natale e Capodanno, dopo gli ottimi numeri degli scorsi mesi e visti il ricco programma di eventi previsti».

«Un altro dato interessante - hanno aggiunto Francesca Recine, presidente provinciale Fismo (Federazione italiana settore moda) e Stefano Vagge, presidente provinciale Fiesa (Federazione italiana esercenti specialisti dell’alimentazione) - è quello che certifica la tenuta dei nostri negozi al dettaglio nei confronti della grande distribuzione, a dispetto di un dato nazionale molto meno equilibrato. Vanno fatte le necessarie riflessioni semmai sul web, è infatti imprescindibile anche per le micro e piccole imprese una digitalizzazione che consenta loro di cogliere le opportunità della rete, ricordando che già diverse attività genovesi hanno proprie vetrine digitali, siti e-commerce o account sui principali portali».

«Le prospettive in termini di turismo sono buone. Ricordo che il turista straniero in media spende di più e che almeno per il 45% i turisti in arrivo dovrebbero essere stranieri - ha dichiarato Paola Bordilli, assessore al Commercio del Comune di Genova - Stiamo cercando di sostenere sempre più il commercio e i negozi di vicinato anche durante le festività avendo, tra l'altro, un fitto calendario di eventi commerciali e non, molti dei quali proprio con il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale. Ci aspetta la sfida di riuscire a tenere testa al web e alla concorrenza sleale che esso genera: dobbiamo riuscire ad accompagnare le micro e piccole imprese verso un percorso di digitalizzazione sempre più forte senza far perdere al cliente le peculiarità classiche dell'acquisto in negozio: professionalità, competenza e qualità».

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