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Economia

Maltempo, dal governo 40 milioni sui 100 chiesti. Toti: «Pochi spiccioli»

Il Consiglio dei Ministri riconosce alla Liguria 39,95 milioni di euro per l'emergenza legata al maltempo. E il governatore ligure insorge

Meno di 40 milioni sui 100 già spesi per gli interventi effettuati in somma urgenza, e sugli oltre 500 chiesti per mettere in sicurezza il territorio dopo l’ondata di maltempo che ha colpito la Liguria. Il presidente della Regione Giovanni Toti insorge contro la delibera con cui il Consiglio del Ministri ha accettato ed esteso lo stato di emergenza in Liguria, stanziando (per ora) 39,95 milioni di euro per far fronte all’emergenza.

«Sto tornando da Roma e tra poco sarò a Savona per incontrare le categorie produttive della provincia più colpita dal maltempo - ha detto Toti - La risposta data ieri dal Consiglio dei Ministri sull’emergenza della Liguria, così come delle altre regioni, è una umiliante sottovalutazione. Il Governo ha riconosciuto alla Liguria meno di 50 milioni su 100 milioni già spesi per riparare le principali strade e oltre 500 milioni di danni totali. Esclusi i privati e le imprese per i quali stiamo ancora facendo la conta dei danni. La Liguria, già colpita dal crollo del ponte Morandi, fronteggia la più grave emergenza degli ultimi decenni, superiore alla mareggiata dello scorso anno, e questa è la risposta?».

All’incontro di domenica a Roma tra Toti, il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli e i ministri Costa,  Gualtieri e Fraccaro ha preso parte anche l’assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, che ha rincarato la dose: «Un governo che non copre economicamente il 100% delle somme urgenze per garantire sindaci e presidenti delle province che stanno lavorando da 40 giorni per liberare e sistemare le strade secondarie danneggiate dal maltempo voi come lo definireste? A me viene il termine vergognoso».

«Mi auguro che il presidente Conte, già nei prossimi minuti, dia alla Protezione Civile i mezzi necessari e rassicuri tutti i sindaci e gli amministratori che da 40 giorni lottano tra frane e fango - ha aggiunto Toti -  E mi auguro che i gruppi politici regionali che sono in maggioranza a Roma, dopo tante critiche e chiacchiere pretestuose e inconcludenti, arrossiscano un po’ e facciano sentire la propria voce, se ce l’hanno e se contano qualcosa. La Liguria non si arrende».

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