rotate-mobile
Economia

Liti fino a 20mila euro: al 2 aprile il termine per fare pace con il fisco

C’è tempo fino al 2 aprile per pagare l’importo agevolato. Possono accedere alla procedura abbreviata tutti gli atti impositivi, inclusi gli avvisi di accertamento e i provvedimenti di irrogazione delle sanzioni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Chiusura abbreviata per le liti pendenti che valgono fino a 20mila euro: c’è tempo fino al 2 aprile per pagare l’importo agevolato, ed al tempo stesso la possibilità di definire è stata estesa alle controversie pendenti al 31 dicembre 2011 e nel frattempo non divenute definitive. Possono accedere alla procedura abbreviata tutti gli atti impositivi, inclusi gli avvisi di accertamento e i provvedimenti di irrogazione delle sanzioni.

Termini e modalità di presentazione- Per chiudere le liti in modo agevolato occorre versare gli importi dovuti e presentare la relativa domanda di definizione entro il 2 aprile 2012. La definizione non consente né di pagare a rate le somme dovute né di compensarle con qualsiasi credito d’imposta. Ogni definizione abbreviata vuole la sua istanza: un modello per ciascuna lite.

Le regole per i versamenti e gli importi – Per i pagamenti occorre utilizzare il modello “F24 versamenti con elementi identificativi”, in un’unica soluzione. Su queste somme non si applica il meccanismo della compensazione.

Anche in questo caso, come per le istanze, un modello di pagamento per ogni definizione. Se il valore della lite è di importo fino a 2mila euro, la somma da pagare è di 150 euro. Se il valore della controversia supera i 2mila euro, la somma da pagare è pari al 10% del valore della lite nel caso di provvisorio esito favorevole al contribuente, mentre è pari al 30% se l’organo giudiziario non si è ancora pronunciato e al 50% se l’esito provvisorio è favorevole all’Agenzia.

Se il contribuente ha sbagliato a fare i conti ed è “scusabile”, l’Amministrazione comunica l’ammontare della differenza dovuta e i relativi interessi.

Liti escluse dalla sanatoria – Non possono essere chiuse le liti relative al rifiuto espresso o tacito alla restituzione di tributi e quelle sugli avvisi di liquidazione e i ruoli. Sono escluse anche le liti sull’omesso versamento dei tributi e quelle collegate ai precedenti condoni.

Per le problematiche inerenti le istanze di definizione delle liti pendenti è possibile rivolgersi alle Direzioni Provinciali competenti.

Un video illustrativo della procedura è contenuto su Fisco Oggi, rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Liti fino a 20mila euro: al 2 aprile il termine per fare pace con il fisco

GenovaToday è in caricamento