Genova: concorso contro la pubblicità sessista
Tursi raccoglie la raccomandazione della Commissione Europea. Domenica 12 febbraio il termine per la consegna dei lavori. Dall'8 marzo il manifesto sarà per le vie della città. Istituita anche commissione tecnica, al vaglio un osservatorio
Domenica 12 febbraio 2012 è l'ultimo giorno per partecipare al concorso del Comune di Genova per la realizzazione di un manifesto pubblicitario, che risulti efficace senza ledere l'immagine della donna. Con questa iniziativa, Tursi, come altre città, vuole raccogliere la raccomandazione della Commissione Europea contro la pubblicità sessista.
Il vincitore della gara vedrà affisso per le vie cittadine il proprio lavoro a partire dall'8 marzo, festa della donna. Ragazzi delle scuole superiori, delle università e delle accademie sono stati chiamati a produrre un manifesto, settanta centimetri per cento, raffigurante una delle seguenti coppie prodotto: soggetto: yogurt ipocalorico, donna; deodorante 24 ore, uomo; rossetto impermeabile, donna; stivaletto moda, bambino.
Inoltre il Comune ha già provveduto all’istituzione di una commissione tecnica per definire i criteri di ammissibilità o meno di un’immagine pubblicitaria, rispetto alla presenza di corpi di minori e femminili. Il punto di partenza è costituito dal codice di autoregolamentazione Iap (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria). In assenza di normative nazionali, il Comune, che non ha il potere di emanare leggi, non può fare molto: può intervenire sul proprio servizio di affissioni, ma non sugli spazi privati.
Per questo le intenzioni dell'amministrazione comunale sono rivolte anche all'istituzione a partire dalle indicazioni della commissione, di un osservatorio sul fenomeno. Non potendo intervenire in modo normativo, la scelta è aprire il dibattito, favorire un movimento culturale, che faccia da battistrada a nuovi sviluppi.
