Fincantieri: gli operai chiedono un incontro con il ministro Passera
La protesta degli operai Fincantieri prosegue anche nel 2012 per resistere ed evitare la cassa integrazione e la chiusura dello stabilimento di Sestri Ponente
Continua anche nel nuovo anno la lotta dei lavoratori di Fincantieri Sestri Ponente per salvare il futuro del sito produttivo genovese. Lo sciopero e la mobilitazione iniziati prima di Natale proseguono, al termine dell’assemblea svoltasi in cantiere i lavoratori hanno deciso di continuare la protesta anche nei prossimi giorni.
La richiesta è quella di un incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture Corrado Passera che possa riportare i termini della vertenza nell’ottica di continuare a far sì che a Sestri si continuino a costruire navi salvaguardando produzione, 800 lavoratori diretti e 1500 circa delle ditte d’appalto.
L’accordo separato siglato con l’Azienda da Fim e Uilm prevede cassa intergrazione per tutti i dipendenti e uno stanziamento per l’anno in corso di 400 mila euro per mettere in sicurezza il cantiere di Sestri; nulla è invece destinato al lavoro. A marzo sarà consegnata l’ultima nave, dopodiché le maestranze saranno collocate tutte in cassa integrazione per almeno due anni.
"La mobilitazione non si è fermata neanche nel periodo natalizio, a Genova come ad Ancona e a Palermo, dove ci sono stati presidi permamenti - ricorda Alessandro Pagano, Coordinatore nazionale Fiom - a Genova i lavoratori sono usciti dallo stabilimento, mentre a Palermo si è svolto un corteo verso la Prefettura per sollecitare l'intervento del Ministro Passera su questa difficile vertenza".