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Economia

Edili in piazza, sciopero e corteo: «Sblocchiamo i cantieri per sbloccare il lavoro»

Manifestazioni in 100 città italiane, compreso il capoluogo ligure, dove i lavoratori si sono uniti ai vigili del fuoco, anche loro in protesta

Edili in piazza oggi per chiedere al governo di prestare maggiore attenzione al settore e adottare misure in grado di rilanciarlo.

La protesta, che arriva dopo lo sciopero del 15 marzo scorso, è stata organizzata a livello nazionale da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, ed è culminata con un corteo per le vie del centro città. I manifestanti, attesi in prefettura per un incontro con la prefetta Carmen Perrotta, hanno percorso piazza Dante, via Ceccardi, via XII Ottobre, piazza Corvetto e via Roma.

In piazza con loro anche una delegazione dei Vigili del fuoco, anche loro in presidio di protesta in mattinata per chiedere maggiori tutele per la categoria, soprattutto dopo quanto accaduto nell'alessandrino, dove tre pompieri sono morti in un'esplosione. Tra le richieste, il rinnovo del contratto di lavoro, maggiori tutele e garanzie in caso di infortuni e malattie professionali, potenziamento degli organici, valorizzazione dal punto di vista previdenziale e retributivo della professione.

«Se nella nostra regione partissero le grandi opere a partire dalla Gronda non solo si potrebbero recuperare tutti i posti di lavoro persi ma la Liguria dovrebbe chiedere manodopera alle altre regioni - ha detto Federico Pezzoli, Fillea Cgil - mentre le medie e grandi opere come il nodo ferroviario e quello di san Benigno sono ferme al palo e bloccano interi settori dell'economia perché l'apertura di un cantiere porta con sé un indotto che coinvolge anche tutti gli altri comparti. Chiediamo inoltre interventi di rigenerazione urbana che servirebbero alla nostra città soprattutto nei quartieri periferici e darebbero respiro soprattutto alle piccole imprese».

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