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Come sta l'economia ligure, i dati del Club Ambrosetti

Tra i dati illustrati da The European House Ambrosetti, la Liguria si posiziona al quinto posto in Italia per arrivi turistici per milione di abitanti (2021) con il 4,4% degli arrivi a livello nazionale

In Liguria calano i 'neet' (i giovani che non studiano e non lavorano) del -4,8%, il dato più basso della sua storia, passando dal 19,6% del 2021 al 14,8% del 2022 (contro il 19% a livello nazionale); le previsioni di crescita del Pil per il 2023 sono dell'1,1% (tra le più alte del Paese); cresce l'export del 33% nel 2022 (contro il 20% di media italiana); aumentano gli occupati dell'1,2% tra il 2020 e il 2021 (ultimo dato disponibile, con un valore doppio rispetto alla media italiana).

Sono alcuni dei dati emersi durante la riunione del Club di The European House Ambrosetti sul tema 'Regione Liguria: priorità e sfide per un futuro sostenibile e competitivo', questa mattina, 22 maggio 2023, a Genova a Palazzo del Principe. Presenti all'evento anche i vertici delle Camere di commercio, le associazioni industriali e le autorità portuali del territorio, oltre ai rappresentanti di grandi aziende operanti in Liguria come Ansaldo, Costa Crociere, Erg, Impresa Pizzarotti, Italiana Coke e Rina.

"I numeri presentati da Ambrosetti, che poi presenteremo a luglio nella plenaria che ogni anno monitora i nostri conti - afferma il presidente della Regione Liguria - sono numeri di straordinaria importanza per la Liguria: la nostra regione ha una crescita di Pil sopra la media italiana, che a sua volta cresce oltre le aspettative, una crescita occupazionale doppia rispetto alla media nazionale. In più, sul nostro territorio sta vedendo una diminuzione della disoccupazione e del numero dei 'neet', quei ragazzi sfiduciati che non studiano e non lavorano, come mai accaduto prima in Liguria".

"La crescita riguarda anche il turismo, le esportazioni, l'impatto delle aziende tecnologiche - conclude il governatore ligure -: il modello di sviluppo economico che abbiamo perseguito in questi anni, insomma, ha ottenuto numeri che certificano che il percorso di crescita e benessere è quello giusto. Dobbiamo fare i conti con qualche piccolo ritardo sulle infrastrutture, dato che la guerra in Ucraina, il caro materie prime, la crisi energetica, le questioni legate a Pnrr e codice degli appalti si fanno sentire qui come in tutta Italia. Nonostante tutto abbiamo date certe per opere come il Terzo Valico e passante di Genova e solo qualche giorno fa abbiamo iniziato la costruzione della nuova diga di Genova, quindi credo ci siano i margini per recuperare anche in questo campo".

Tra i dati illustrati da The European House Ambrosetti, la Liguria si posiziona al quinto posto in Italia per arrivi turistici per milione di abitanti (2021) con il 4,4% degli arrivi a livello nazionale. Il comparto turistico rappresenta una quota fondamentale dell'occupazione regionale (7,7% del totale contro il 6% della media nazionale) con una spesa dei turisti stranieri di 1.550 euro pro capite in aumento nell'ultimo anno del 76%, collocandosi al terzo posto in Italia. La Liguria è inoltre la sesta regione italiana per spesa in 'ricerca e sviluppo' (1,6% del Pil nel 2021).

"L'incontro di oggi rappresenta il punto di partenza dei lavori della settima edizione del Think Tank 'Liguria 2030' lanciato già nel 2015 da The European House Ambrosetti in collaborazione con Regione Liguria - spiega Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo, The European House Ambrosetti -. Dal nostro Tableau de Bord regionale, che rimane uno strumento fondamentale per l'analisi strategica della Liguria, emerge un quadro estremamente positivo, con economia del mare, turismo e innovazione, che restano il pilastro attorno a cui costruire il rilancio verde e digitale del territorio".

"Il rilancio del territorio, tuttavia - conclude De Molli -, passa anche dalla realizzazione delle numerose e strategiche infrastrutture fisiche e digitali qui presenti e per il cui monitoraggio abbiamo attivato già nel 2020 un Osservatorio permanente, che quantifica fino a 7 miliardi di euro al 2030 la perdita economica per il territorio ligure causata dalla loro mancata realizzazione. La Regione si conferma quindi alive and kicking, pronta a catalizzare e valorizzare gli investimenti già programmati e che possono renderla sempre più un punto di riferimento per il sistema-Paese".

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