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Economia

Consumi a picco in Liguria, peggiore d'Italia. Confimprese: "Colpa dell'inflazione"

La spesa delle famiglie è diminuita di oltre 9 punti percentuali. "Per la Liguria non sono valsi a nulla gli afflussi di turisti stranieri giunti nel resto d'Italia e nelle città d'arte, soprattutto dei 'top spender' americani", fa notare l'associazione

Consumi a picco in Liguria secondo quanto rileva l'Osservatorio permanente Confimprese-Jakala sull'andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento-accessori e altro retail. Confrontando i dati di giugno 2023 con quelli dello stesso mese dello scorso anno, le regioni in negativo sono solo tre e la Liguria è la peggiore a -9,3%. Seguono, sempre in territorio negativo, Basilicata, Molise e Piemonte.

"Il dato - spiega Confimprese - è da imputare soprattutto all'erosione del potere d'acquisto dei consumatori, che, a causa dell'inflazione, hanno preferito rimandare gli acquisti e aspettare i saldi estivi. A ciò si aggiungono le condizioni climatiche avverse, che, soprattutto in una regione marittima, frenano maggiormente la spinta agli acquisti. Nelle città di provincia si salva solo La Spezia +5,22%. Male Genova, che chiude il mese a -6,45%".

"Leggermente meglio l'andamento nel primo semestre 2023, confrontato allo stesso periodo dello scorso anno, in cui la Liguria registra +0,40%, una modesta crescita, che la relega comunque a fanalino di coda rispetto a tutte le altre regioni. Per la Liguria, dunque - conclude Confimprese -, non sono valsi a nulla gli afflussi di turisti stranieri giunti nel resto d'Italia e nelle città d'arte, soprattutto dei top spender americani, che comprano prodotti made in Italy di qualità e contribuiscono ad alzare lo scontrino medio".

Si segnala invece la buona performance del Nord-est a +7,3%, di poco positivo il Nord-ovest a +0,7%. Trend di crescita diffusi anche sul resto della penisola con Centro e Sud, che registrano rispettivamente +3,8% e +2,4%. Il Friuli Venezia Giulia riflette i dati positivi del Nord-est e registra gli andamenti migliori, sopra la media del mercato +10,13%. Nelle città di provincia, Parma la migliore a +11,38%, Biella la peggiore a -6,92%.

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