Il Comune di Genova spende 119,5 milioni di euro per gli stipendi: quarto posto in Italia
Solo Roma, Milano e Torino spendono di più, la classifica assegna anche una valutazione in base alla gestione della spesa per gli stipendi del personale a tempo indeterminato: con BBB la Superba si piazza in una zona intermedia
Genova è una delle città italiane che, in termini assoluti, ha la maggiore uscita di spesa per gli stipendi del personale a tempo indeterminato, oltre 119 milioni di euro nel 2022. Lo rivela una speciale elaborata per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto 'Pitagora', che prende in esame i costi sostenuti lo scorso anno da Regioni e capoluoghi di Provincia.
Le città italiane che spendono di più per gli stipendi dei dipendenti
Guida Roma con la cifra record di 546.275.348,53 euro, secondo posto per Milano (315.460.626,26 euro) e terzo per Torino (164.318.058,66). In quarta posizione Genova con 119.562.017,07 euro. Seguono in classifica Palermo (107.706.387,06 euro), Napoli (105.003.717,11 euro), Bologna (100.491.967,16 euro), Firenze (90.742.139,93 euro), Trieste (61.343.029,69 euro) e Venezia (60.112.772,39 euro).
I capoluoghi promossi
La classifica assegna anche una valutazione in base alla gestione della spesa per gli stipendi del personale a tempo indeterminato. Sedici i capoluoghi di provincia italiani 'promossi' con la tripla AAA: Latina (10.187.407,16 euro), Taranto (16.425.622,53), Foggia (13.047.208,42), Catanzaro (5.701.930,98), Reggio Calabria (18.455.610,19), Barletta (7.006.045,82), Andria (7.459.730,75), Prato (20.276.738,02), Caserta (5.882.197,43), Siracusa (13.098.276,06), Napoli (105.003.717,11), Trani (4.554.441,61), Vibo Valentia (2.518.876,58), Agrigento (5.177.006,51), Crotone (5.686.960,88), Sassari (15.612.624,11). Folto anche il gruppo con doppia AA: Brindisi, Parma, Messina, Reggio Emilia, Lecce, Matera, Bari, Lodi, Livorno, Chieti, Frosinone, Teramo, Catania. Ma anche il gruppo che si è aggiudicato la A: Trapani, Cosenza, Benevento, Viterbo, Monza, Perugia, Isernia, Palermo, Salerno, Verona, Cagliari, Rovigo, Ravenna, Ferrara, Modena, Terni, Cuneo.
Rating BBB intermedio per Genova
Scorrendo la classifica si passa al rating intermedio, BBB per Genova insieme a Savona, Avellino, Campobasso, Potenza, Torino, Cesena, Alessandria, Caltanissetta, Carbonia, Massa, Roma, Arezzo, Pescara, Grosseto, Nuoro, Pesaro, Piacenza, Brescia, Forlì, Biella, Rieti, Rimini, Padova e Lecco. Seguono con BB: Fermo, Asti, Vercelli, Ragusa, La Spezia, Lucca, Treviso, Venezia, Ascoli Piceno, Milano, Ancona, L'Aquila, Firenze, Sondrio, Imperia, Vicenza, Novara, Bergamo, Oristano, Pavia, Belluno, Verbania, Bologna. Quindi le B: Cremona, Pisa, Macerata, Pistoia, Udine, Varese, Mantova, Como, Trieste, Enna, Pordenone, Urbino, Gorizia. Infine le C, i Comuni meno efficienti: Bolzano, Aosta, Siena e Trento.