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Economia

Tursi e Airbnb insieme per la tassa di soggiorno: un euro da riscuotere online

Il Comune sigla una convenzione con il portale specializzato in affitto di camere e case-vacanza: il tributo arriverà nelle casse con un semplice click

Dopo il giro di vite sulle strutture ricettive abusive in città, e il potenziamento dei controlli, il Comune di Genova opta per la collaborazione con i nuovi strumenti 2.0 per la ricerca di alloggio siglando una convenzione sulla tassa di soggiorno con Airbnb, il portale specializzato negli affitti di camere e case-vacanza.

Entro settembre la firma, che porterà la tassa di soggiorno a un euro e consentirà a Tursi di riscuoterla online, direttamente attraverso il portale: «Diventeremo la prima città italiana a stringere una convenzione con Airbnb, con un prelievo alla fonte dell’euro di tassa di soggiorno», ha detto soddisfatta l’assessore Comunale al Turismo, Carla Sibilla. 

Sempre entro settembre verrà inoltre attivata un’esenzione dalla tassa per gli studenti universitari sino ai 26 anni iscritti all’ateneo genovese, che per ottenerla dovranno esibire il tesserino nell’albergo, e per chi alloggia in strutture ricettive in seguito a provvedimenti emessi dall’autorità in caso di alluvione, emergenze abitative o calamità naturali. Innalzato, infine, il tetto minimo per la richiesta di rimborso della tassa, che salirà da 10 a 50 euro.

I proventi della convenzione siglata con Airbnb, spiegano da Tursi, dovrebbero superare i 100mila euro l’anno, cifra che verrà investita in interventi di manutenzione e decoro urbano e promozione turistica della città.

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