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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Commissione welfare: il problema più urgente è quello della casa

«I dati forniti da tutte le realtà ascoltate – riferisce Cristina Lodi, presidente della commissione – concordano nell’evidenziare come il problema più urgente sia quello della casa e del suo mantenimento»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Genova - Nella mattinata di ieri, lunedì 16 luglio, si è riunita a Palazzo Tursi la commissione Welfare presieduta da Cristina Lodi. Sul tavolo, il tema dell’accesso ai contributi economici e la rilevazione del bisogno da parte dei cittadini genovesi. Nel corso dell’audizione sono state ascoltate le principali associazioni di volontariato che collaborano con la pubblica amministrazione: Caritas Diocesana, associazione San Vincenzo De Paoli, Banco Alimentare e Fondazione Antiusura.

«I dati forniti da tutte le realtà ascoltate – riferisce Cristina Lodi – concordano nell’evidenziare come il problema più urgente sia quello della casa e del suo mantenimento: la maggior parte degli interventi di tipo economico, infatti, hanno riguardato il sostegno al pagamento degli affitti e delle utenze; inoltre, la Caritas sottolinea come l’80% degli sfratti riguardi case di edilizia pubblica».

A mettere ancora più in risalto la criticità legata al mantenimento dell’abitazione, è quanto riportato dalla Fondazione Antiusura: «Ormai la maggior parte degli interventi sostenuti dalla fondazione – prosegue la presidente della commissione – riguardano proprio gli sfratti e sono prevalentemente a fondo perduto, perché le famiglie non sono più in grado di ripagare il debito. Si innesca così un circolo vizioso per effetto del quale, per sanare una situazione di morosità, si fa ricorso ad un indebitamento ulteriore e ben difficilmente estinguibile».

Anche le cifre fornite dal Banco Alimentare, purtroppo, non fanno che confermare il quadro di crescente povertà: «Lo scorso anno – riferisce ancora Cristina Lodi – sono stati 39.879 i genovesi che hanno ricevuto forniture alimentari dal Banco, per lo più recuperate dalle tonnellate di cibo non utilizzato. Stiamo parlando di quasi 40mila nostri concittadini».

Tre, in particolare, gli obiettivi che si è prefissa la Commissione per fare fronte all’emergenza, illustrati dalla presidente Lodi: «La formulazione di un documento consiliare che, delineando le priorità di intervento dal punto di vista sociale, fornisca le linee di indirizzo alla Giunta; una sollecitazione all’assessore Dameri affinché venga convocato con urgenza un Tavolo sull’emergenza povertà a Genova, in modo da far fronte ad un bilancio comunale ulteriormente ridotto e che per il 2012 prevede solo 37,5 milioni di euro contro i 42 del 2011; infine, un ulteriore passaggio in Commissione a settembre per modificare, di concerto con l’assessore, il regolamento di assegnazione delle case di edilizia pubblica, in modo da garantire il mantenimento delle abitazioni e tenendo in considerazione i problemi economici denunciati dalle famiglie».

«Il Partito Democratico – ha poi sottolineato il consigliere Gianpaolo Malatesta, nel corso del suo intervento in Commissione – vigilerà affinché il Tavolo venga convocato con la massima urgenza. L’amministrazione deve assumersi la regia degli interventi necessari, mettendo in sinergia le risorse presenti sul territorio anziché limitarsi, come è avvenuto finora, a misure residuali e limitate alle singole voci di bilancio. Ma la prima emergenza politica che dovrà essere affrontata è la questione del taglio ai fondi europei destinati al Banco Alimentare, che cesseranno di essere erogati a partire dal 1º gennaio del 2014».

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