Genova - Due rappresentanti di Lactalis e Parmalat in un incontro con il presidente della Regione Claudio Burlando e l'assessore Enrico Vesco hanno ribadito la volontà dell'azienda di chiudere lo stabilimento di piazza de Calboli a Fegino. Durante la riunione, svolta in un clima molto teso, il direttore risorse umane di Parmalat, Silvia Beraldo, e il direttore del personale di Lactalis Italia, Carlo Farina, hanno spiegato che non esistono margini di trattativa.

Lo stabilimento di produzione della Centrale del Latte di Genova sarà chiuso entro la fine di agosto. Per i 63 dipendenti c'é un piano di uscita definito 'morbido' che prevede, a quanto sembra, la ricollocazione di molti lavoratori in diverse altre sedi fuori Genova. Solo alcuni amministrativi resterebbero nel capoluogo ligure presso il futuro centro di distribuzione del latte nell'area di Bolzaneto.

Per discutere del nuovo piano industriale, è stato fissato per oggi, martedì 24 luglio 2012, un incontro a Parma tra i vertici di Parmalat e le organizzazioni nazionali di categoria di Cgil, Cisl e Uil per valutare l'impatto occupazionale della decisione dei francesi di Lactalis che porterà, entro il 31 agosto, alla chiusura della centrale del latte di Genova.

Lo ha reso noto il segretario regionale della Cisl, Luca Maestripieri: «Ci è stato riferito che l'azienda nei colloqui con il management non ha fatto intravvedere spiragli per una soluzione in grado di garantire la continuità produttiva della centrale - ha dichiarato -. Lavoreremo ancora con le istituzioni nell'interesse del nostro territorio e dei posti di lavoro» (Ansa).