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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Banca Carige: «Aumento di capitale totalmente coperto»

Sottoscritto finora meno del 70 per cento. Nel caso in cui a seguito dell'offerta in Borsa rimanessero diritti inoptati, questi verranno comunque coperti

Ieri si è concluso il periodo di sottoscrizione relativo all'aumento di capitale di Banca Carige. Dai dati preliminari pervenuti l'aumento di capitale in opzione risulta essere stato sottoscritto per circa il 66%, pari a circa 331 milioni di euro.

A tale ammontare vanno aggiunti circa 46 milioni di euro relativi alle adesioni pervenute nel contesto della tranche riservata ai portatori dei titoli subordinati oggetto dell'Lme (liability management exercise). Il valore complessivo è, pertanto, pari a circa 377 milioni di euro. I diritti di opzione non esercitati verranno offerti in Borsa secondo un calendario che verrà tempestivamente comunicato al mercato.

Nel caso in cui a seguito dell'offerta in Borsa rimanessero diritti inoptati, gli stessi saranno sottoscritti dai sub-garanti di prima allocazione e a seguire dai garanti e dai sub-garanti proporzionali su base pari passo, fermo restando il diritto di Malacalza Investimenti Srl di sottoscrivere nuove azioni che dovessero risultare non sottoscritte al termine dell'asta, per un ammontare che consenta alla stessa di raggiungere una partecipazione pari al 28% del capitale sociale post aumento.

Equita Sim S.p.A., in qualità di co-garante, ha sottoscritto accordi di garanzia (di prima allocazione e in via proporzionale) con Banca Carige e di sub-garanzia con alcune controparti; gli accordi di garanzia di prima allocazione, ammontano a complessivi 120 milioni di euro circa.

Le nuove Azioni sottoscritte nell'ambito della Tranche riservata andranno a ridurre l'ammontare dell'impegno da parte del consorzio di garanzia e dell'impegno di garanzia proporzionale di Equita Sim S.p.A. In considerazione dei circa 120 milioni di euro di prima allocazione, l'aumento di capitale è di fatto totalmente coperto in quanto, nel caso in cui non ci fosse alcuna richiesta di esercizio sull'inoptato, l'importo che il consorzio di garanzia, composto da Credit Suisse Securities (Europe) Limited e Deutsche Bank AG, London Branch, in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, Barclays Bank PLC, in qualità di Co-Global Coordinator e Joint Bookrunner, e il co-garante Equita Sim S.p.A relativamente agli accordi di garanzia e sub garanzia proporzionale, sarebbero chiamati a sottoscrivere, ammonterebbe a circa 2,7 milioni di euro.

Carige inoltre ieri ha sottoscritto un accordo vincolante con Chenavari Investment Managers, per la cessione di una partecipazione dell'80,1% della società di credito al consumo di Creditis Servizi Finanziari S.p.A. ("Creditis"), nonché un accordo distributivo e altri contratti ancillari alla transazione. Il corrispettivo della transazione è pari a 80,1 milioni di euro con condizioni economiche sostanzialmente in linea con le previsioni del Piano Industriale 2017-2020 approvato il 13 settembre 2017; il closing della transazione è previsto entro il primo semestre 2018 ed è soggetto all'approvazione delle Autorità regolamentari.

Al fine di aggiornare il prospetto informativo pubblicato per l'aumento di capitale con l'evoluzione delle operazioni comunicate al mercato il 4 e il 6 dicembre, Banca Carige ha predisposto un supplemento al prospetto stesso soggetto ad approvazione da parte di Consob; la pubblicazione del supplemento implica il diritto di recesso ex articolo 95-bis del decreto legislativo del 24 febbraio 1998 numero 58.

L'amministratore delegato Paolo Fiorentino ha commentato «oggi scriviamo una nuova pagina della storia di Banca Carige, siamo molto soddisfatti per il risultato del nostro aumento di capitale che è andato in porto con grande successo, nonostante la difficile situazione di mercato in cui ci siamo trovati. Mi piace sottolineare che si tratta della prima volta che una Banca in difficoltà nel nostro Paese, ce l'ha fatta da sola, insieme al suo territorio. Sono stato fiducioso fin dall'inizio, ero certo che la Banca fosse viva e pulsante e ne abbiamo avuto conferma grazie al coinvolgimento determinante sia dei soci stabili sia dei nostri piccoli azionisti, che hanno fatto la loro parte».

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