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Economia

Banca Carige smentisce rischio fallimento e apre a ipotesi aggregazione

La Banca intende valutare in una prossima riunione consiliare l'individuazione di una banca di investimento per esplorare possibili aggregazioni. Smentito ogni riferimento a una eventuale possibilità di fallimento nei colloqui con i 'Regulators'

Il consiglio di amministrazione di Banca Carige, riunitosi ieri sotto la presidenza di Pietro Modiano, ha assunto deliberazioni e riaffermato il processo di esecuzione delle iniziative dirette allla riduzione del rischio e al rafforzamento patrimoniale della Banca, in linea con gli accordi con i Regulators e nell'interesse di tutti i propri investitori.

L'Istituto, nel prendere atto del downgrade e del contenuto del comunicato emesso dall'agenzia Fitch Ratings, ritiene doveroso precisare che nelle interlocuzioni con i Regulators non è mai stato espresso alcun riferimento a una eventuale possibilità di fallimento. Carige sottolinea inoltre che l'Agenzia non ha tenuto conto dei progressi realizzati dopo l'assemblea degli azionisti in tema di governance e di sostegno finanziario degli azionisti. Si è inoltre tenuto il programmato incontro con Bce, che è stato costruttivo in ottica di percorso per il rispetto dei requisiti sull'Overall Capital Requirement 2018 e si sono analizzate le prospettive future anche in vista della valutazione di possibili alleanze.

Il aonsiglio di amministrazione ha dato ieri mandato all'amministratore delegato, Fabio Innocenzi, per la finalizzazione dell'accordo con Bain Capital Credit Lp, nell'ambito della trattativa in esclusiva annunciata lo scorso 7 agosto, volto alla cessione di un portafoglio di posizioni Unlikely To Pay (Utp) fino a 400 milioni di euro di gross book value (Gbv) che consentirà di portare l'ammontare di Npe al di sotto dell'obiettivo di 4,6 miliardi di euro stabilito da Bce per fine 2018.

Ferma restando la data prevista del 30 novembre 2018 per la presentazione del Capital Conservation Plan (per la quale non è stata richiesta alcuna deroga), il consiglio di amministrazione ha dato poi mandato all'amministratore delegato di predisporre un piano di azione che garantisca, indipendentemente dalle presenti condizioni di mercato, il rispetto entro fine anno anche dei parametri di Overall Capital Requirement. Sono allo studio gli termini e modalità idonee a chiudere tale gap e la definizione delle garanzie per assicurarne comunque l'esecuzione entro il 31 dicembre 2018. Il Consiglio si riunirà entro fine mese per deliberare in proposito. La Banca intende verificare tutte le modalità di turn-around operativo, valutando in una prossima riunione consiliare l'individuazione di una banca di investimento per esplorare possibili aggregazioni.

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