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Economia

'Caro carburanti', nuovo cartello presso i distributori con il prezzo medio

Il governo ha messo a punto un decreto legge ad hoc a favore della trasparenza nel mercato dei carburanti. Il monitoraggio dei prezzi non sarà più settimanale ma giornaliero

Dopo il controllo dell'Antitrust, che ha chiesto la documentazione alla Guardia di Finanza per valutare pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori e violazioni della concorrenza, il governo è ora sceso in campo per adottare un'azione di contrasto alla corsa verso l'alto dei prezzi dei carburanti.

Le misure contro il 'caro carburante'

Durante il Consiglio dei Ministri che si è tenuto martedì 10 gennaio, l'esecutivo ha messo a punto un decreto legge ad hoc a favore della trasparenza nel mercato dei carburanti a vantaggio del consumatore. Il monitoraggio dei prezzi non sarà più settimanale ma giornaliero, quindi viene introdotto l'obbligo di esporre il prezzo alla pompa. Si tratta, come spiega Today.it, di un nuovo regime di trasparenza per la vendita dei carburanti attraverso l'individuazione di un prezzo medio nazionale, che le pompe di benzina dovranno esporre. 

Ogni distributore di carburante dovrà quindi esporre al mattino il prezzo medio della benzina e degli altri tipi di carburante, come per esempio il diesel. In questo modo, il consumatore avrà modo di valutare la differenza tra il prezzo medio e quello adottato dal singolo benzinaio. Il prezzo verrà calcolato giornalmente dal ministero dell'Ambiente e comunicato sul sito del dicastero. Non solo.

Sulla rete autostradale i prezzi di vendita non potranno essere superiori a una percentuale del prezzo medio nazionale. Per un maggiore controllo, l'Antitrust vigilerà sull'assenza di cartelli sul prezzo medio di vendita alle stazioni di servizio mentre la Guardia di Finanza vigilerà sul rispetto della norma. Sarà adottata quindi una linea dura contro i 'furbetti', finalizzata a colpire i trasgressori con sanzioni che potrebbero essere comminate dal prefetto: in caso di recidiva ci sarà la sospensione dell'attività da 7 a 90 giorni.

Bonus benzina per i lavoratori dipendenti

Il governo interviene anche a favore dei consumatori, attraverso una misura che rinnova per il primo trimestre del 2023 i buoni benzina per un valore massimo di 200 euro per lavoratore dipendente. Nulla da fare al momento per il rinnovo del taglio delle accise: è una misura che per adesso verrà adottata solo "se i conti lo consentiranno", come spiega il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.

L'azione del governo guidato da Giorgia Meloni irrompe in un momento in cui i prezzi dei carburanti continuano a salire, dopo che dall'1 gennaio 2023 sono terminati gli incentivi sulle accise introdotti dal governo Draghi a partire da marzo 2022, per calmierare i rincari dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Il mancato rinnovo al taglio delle accise (che sono imposte fisse al litro che gravano sul prezzo finale) da parte del governo Meloni non solo ha fatto schizzare al rialzo i prezzi alla pompa, ma ha riportato l'Italia tra i Paesi più cari d'Europa sul fronte dei carburanti.

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