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Economia

Provincia: l'assessore Puttini presenta il bilancio per il 2012

L'assessore provinciale Monica Puttini ha presentato al Consiglio la relazione programmatica del Bilancio dell'ente per il 2012 e il triennio successivo

"Le sue priorità sono “garantire lo standard dei servizi forniti ai cittadini e il presidio delle funzioni fondamentali dell’'ente sul territorio: viabilità, edilizia scolastica, trasporto pubblico locale, ambiente, difesa del suolo, istruzione e formazione, centri per l’impiego"” ha detto l'’assessore Monica Puttini presentando al Consiglio Provinciale di Genova la relazione previsionale e programmatica del bilancio 2012 e triennale 2012-2014 che saranno discussi e votati dall'’aula nelle prossime settimane.

Un bilancio che ammonta complessivamente a 204.329.200 euro (81 i milioni di entrate tributarie,  91,338 quelli dei trasferimenti correnti, 11,292 le entrate extratributarie, 6 milioni i prestiti, 13,500 milioni le entrate per servizi per conto terzi e 1,2 quelle per alienazioni di beni e trasferimenti di capitale).

La spesa corrente ammonta a170.375.200 euro e quasi la metà (80 milioni) sono fondi vincolati alle politiche del lavoro, alla formazione professionale e al trasporto pubblico locale, mentre le spese per il personale, compresi contributi previdenziali, assistenziali e Irap, è di 40 milioni, circa il 20% del bilancio.

"Tagli delle manovre finanziarie già in vigore, condizioni sempre più rigide del patto di stabilità e incertezze sull'’assetto istituzionale degli enti locali in questa difficilissima fase sono il contesto che la Provincia di Genova ha dovuto affrontare - ha detto l'’assessore - nel programmare il nuovo bilancio “che viene portato in approvazione prima della fine dell'’anno per evitare di penalizzare ulteriormente con l’'esercizio provvisorio il tessuto produttivo del territorio."”

"Dopo la cosiddetta “Manovra 2011” della legge 111/2011, e la “Manovra bis” della legge 148 /2011 è stata approvata anche la Legge di Stabilità 2012 “e un’'altra manovra appare all’'orizzonte - continua Monica Puttini - richiamata dal nuovo Presidente del Consiglio nei suoi primi interventi al Parlamento”. Fino ad ora “la logica dei provvedimenti è sembrata quella di operare tagli per mettere sotto controllo l'’andamento complessivo della finanza pubblica, con un particolare inasprimento delle misure nei confronti degli enti locali e delle regioni”. Misure che oltre “ai tagli abbattutisi sulle entrate di Comuni e Province” riguardano anche le regole del patto di stabilità interno “tanto pesanti per gli enti, ma soprattutto devastanti per le imprese che formano il tessuto produttivo territoriale” e poi “tagli indiscriminati al personale” mentre “sembra messa in secondo piano l’'esigenza di riforma e miglioramento della qualità a vantaggio di quella del contenimento dei costi”".  

Per le Province, nel prossimo triennio, il patto di stabilità interna impone “obiettivi più stringenti e un aumento dei tagli ai  finanziamenti già previsti al 2011. I tagli passano così dai 409 milioni del 2011 a 609 milioni dal 2012 e l'’obiettivo del patto schizza dai 403 milioni del 2011 (il saldo di cui le entrate devono superare le spese) a 1,6miliardi nel 2012 e poi a 1,7 miliardi dal 2013.

"Per la Provincia diGenova “è difficile finora ipotizzare –-  dice l’'assessore Puttini - a quanto ammonteranno i tagli e di quanto sarà aggravato l'’obiettivo del patto di stabilità interno perché i due dati sono condizionati anche dagli accordi che verranno stabiliti dalla Conferenza unificata e dalle regole che saranno fissate sulla ‘premialità’ degli enti virtuosi”."

Tuttavia “lo scenario peggiore” già elaborato dagli uffici “corrisponde a un obiettivo di saldo finanziario di 18,130 milioni di euro nel il2012, di 22, 545 milioni per il 2013 e di 22,795 milioni per il 2014” e secondo questo andamento “il contributo totale richiesto alla Provincia per il miglioramento dei saldi nazionali dal 2009 al 2014 sfiorerà i 21 milioni di euro

"L'’unica nota positiva in un contesto che altrimenti rende praticamente impossibili azioni di sostegno all'’economia del territorio - continua l'assessore -” è la possibilità, ottenuta su richiesta delle Regioni e delle Associazioni di Province e Comuni, “di intervenire in modo più ampio con esperienze di regionalizzazione del patto, consentendo quindi una qualche forma di mutualità fra gli enti.” Ne è un esempio il patto regionalizzato della Liguria e “a questo processo la Provincia di Genova ha contribuito mettendo a disposizione degli altri enti liguri una quota del proprio saldo finanziario pari a 500 mila euro, consentendo così alla Regione Liguria di sbloccare proprie risorse per 62 milioni a favore di Comuni e Province”. E in questa situazione “l'’adeguamento dell’'aliquota dell'’imposta sulla RCauto approvato dalla giunta provinciale nel luglio scorso ha avuto lo scopo primario di contrastare nell'’unico modo possibile la diminuzionedelle risorse trasferite dallo Stato e dalla Regione e la persistente flessione del gettito delle entrate tributarie, per poter garantire la continuità degli interventi per gli istituti scolastici, le strade provinciali e il trasporto pubblico locale, anche in rapporto alla scelta fatta nel tempo dalla Provincia di non utilizzare la possibilità di aumentare di un ulteriore 10% la maggiorazione sull' ’Imposta Provinciale di Trascrizione, che avrebbe portato alle casse dell'’ente una somma tra i 6 e i 7 milioni di euro all'’anno."

"Un bilancio - ha concluso l'’assessore - che “oltre a rappresentare l’'ultimo sforzo di programmazione di un ciclo durato dieci anni guidato da uno stesso presidente, sarà anche il primo approvato in un quadro normativo abbastanza delineato rispetto al processo di federalismo fiscale, ma incerto per quanto si riferisce alle sorti dello stesso federalismo e al futuro dell'’ente Provincia”". 

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