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Carige, raggiunto l'accordo sugli esuberi

«Nuovo importante passo verso la realizzazione del piano strategico», il commento del commissario Fabio Innocenzi. In totale il 'taglio' dei dipendenti ammonta a 1.250 unità

Banca Carige e le rappresentanze nazionali e aziendali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin hanno raggiunto l'accordo in merito agli esuberi previsti dal Piano Strategico 2019-23. L'accordo firmato prevede l'accesso al Fondo di solidarietà di settore per gestire fino a 680 uscite volontarie previste dal piano fino al 2023, anche disciplinando l'opzione per la cosiddetta 'pensione Quota 100'. Come da piano, le stesse, sommate alle 450 uscite precedentemente contrattualizzate, e alle 120 prevedibili come turnover fisiologico aziendale, consentono di realizzare il ridimensionamento organizzativo di 1.250 risorse.

L'accordo inoltre disciplina la chiusura delle filiali previste per il 2019 ed evidenzia l'attenzione che le parti firmatarie pongono ai temi del 'bilanciamento vita privata/vita lavorativa', prevedendo un aggiornamento delle norme sulla mobilità del personale, insieme alla valorizzazione del lavoro part-time.

«L'accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali è un nuovo importante passo verso la realizzazione del piano strategico. La trattativa è stata finalizzata nel rispetto delle strette tempistiche previste» commenta il commissario Fabio Innocenzi. L'accordo rappresenta anche uno dei principali passaggi propedeutici all'esecuzione del rafforzamento patrimoniale deliberato dall'assemblea straordinaria degli azionisti lo scorso 20 settembre.

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