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Cronaca

G8 e torturatori, il Csm apre una pratica sulle dichiarazioni di Zucca

Non si placa la polemica sulle parole pronunciate dal magistrato sui "torturatori del G8" durante l'incontro cui hanno partecipato anche i genitori di Giulio Regeni

Il Consiglio Superiore della Magistratura ha aperto un fascicolo sulle dichiarazioni sul G8 del 2001 rilasciate dal sostituto procuratore generale della Corte d’Appello di Genova, Enrico Zucca, nel corso dell’incontro cui avevano partecipato anche i genitori di Giulio Regeni.

A chiedere di approfondire l’accaduto, requisendo anche le immagini del dibattito, era stato il presidente della Prima Commissione di Palazzo dei Marescialli, Antonio Leone, citando eventuali «profili di incompatibilità» legati al lavoro svolto dal magistrato a Genova per valutare un eventuale trasferimento. A Zucca aveva replicato anche il capo della polizia, Franco Gabrielli, che aveva definito le sue parole «accuse infamanti e oltraggiose, arditi parallelismi che qualificano soltanto chi li pronuncia».

Il riferimento, lo ricordiamo, è a quanto detto da Zucca nel corso dell'incontro organizzato lo scorso 20 marzo dall’Ordine degli Avvocati di Genova, cui avevano preso parte anche Paola Deffendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto nel febbraio 2016. Una morte su cui ancora oggi, a distanza di due anni, non si è riusciti a fare chiarezza né ad attribuire responsabilità.

«Le nostre forze di polizia non ci hanno consegnato alcun torturatore, e chi ha coperto quelli ignoti torturatori sono i vertici, o ai vertici, delle forze di polizia .Con questa voce, e questa storia, chiediamo all’Egitto di consegnarci dei torturatori. La possibilità che l’indagine approdi a qualcosa è fortemente minata dalla storia che abbiamo, e dall’incapacità che abbiamo. Dobbiamo continuare a sperare che le persone come i genitori di Giulio continuino a sbatterci in faccia questa situazione». Parole che il magistrato ha pronunciato facendo appunto un parallelismo con i meccanismi della giustizia egiziani e riferendosi ai poliziotti condannati per i fatti avvenuti durante il G8 di Genova.

Non è la prima volta che Zucca dichiara apertamente la sua posizione nei confronti di quanto accaduto a Genova nel luglio 2001. Il magistrato aveva condotto l’inchiesta sull’irruzione alla scuola Diaz e si era occupato dei processi agli agenti coinvolti.

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