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Cronaca Voltri / Via Cerusa

Voltri, caccia al maniaco che moleste le ragazzine fuori dalla scuola

Almeno 5 i casi denunciati alle forze dell'ordine, vittime bambine tra i 9 e i 12 anni avvicinate da un uomo che, a parti intime scoperte, tenta di palparle. L'identikit parla di un uomo tra i 30 e 40 anni dai capelli neri

Si avvicina alle ragazzine con i pantaloni calati, rivolge loro apprezzamenti spinti e poi tenta di afferrarle e di palparle: a Voltri è caccia al molestatore che, secondo gli investigatori, da dicembre a oggi è entrato in azione almeno 5 volte, terrorizzando le giovanissime studentesse dell’istituto comprensivo del quartiere, suscitando inquietudine e preoccupazione tra i genitori. 

Negli ultimi mesi le segnalazioni sono arrivate numerose, e i carabinieri, che in queste settimane hanno moltiplicato gli sforzi per individuarlo, sono riusciti a ottenere una descrizione che sembra mettere d’accordo tutte le vittime e che potrebbe portarli sempre più vicini ad incastrarlo: un uomo tra i 30 e i 40 anni, con i capelli neri, presumibilmente italiano, che si apposta nei dintorni della scuola Voltri 1 e aspetta le ragazzine cercando di avvicinarle al loro passaggio, con i pantaloni già calati a mostrare le parti intime.

Un solo uomo, sottolineano i militari, nonostante che inizialmente le descrizioni fornite dalle giovani vittime, ancora sotto choc, sembrassero indicare una persona sulla sessantina con i capelli brizzolati: «Le testimonianze raccolte sino a oggi e le indagini ci portano a pensare che si tratti sempre dello stesso uomo, inizialmente descritto come più anziano. Ma non possiamo neppure escludere che gli ultimi episodi siano slegati rispetto a quelli di dicembre, e di avere a che fare con un emulatore, un altro molestatore che agisce sulla scia del primo», spiega una fonte investigativa a Genova Today.

Di certo c’è che tutte le vittime - almeno 5 - hanno tra i 9 e i 12 anni, e tutte sono state avvicinate con lo stesso modus operandi. Le prime denunce sono arrivate a dicembre, con un picco a gennaio, l’ultima è stata presentata dai genitori di una dodicenne giovedì 23 marzo: stando al racconto dei genitori, la ragazzina stava correndo verso la scuola perché in ritardo quando, all'altezza di via Cerusa, un uomo ha provato a sbarrarle la strada con le parti intime scoperte. La piccola, terrorizzata, è riuscita a raggiungere l’ingresso della scuola e a rifugiarsi al suo interno, per poi raccontare tutto alla madre una volta tornata a casa.

Il quartiere, adesso, è ovviamente sull’attenti, e presidiato con attenzione dalle forze dell’ordine. Richieste di fare rete, vigilare sui più giovani e segnalare ai carabinieri episodi sospetti si rincorrono su chat e social network, le ragazzine vengono accompagnate dai genitori sino all’ingresso dell’istituto e poi attese all’uscita, e tra le mura di casa la raccomandazione è sempre la stessa: «Se qualcuno ti avvicina urla più forte che puoi, qualcuno si affaccerà alle finestre per venirti in aiuto». 

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