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Cronaca

Scomparso da 8 giorni, Vittorio Grieco ritrovato nei boschi: «Mi ero perso»

L'uomo, 59 anni e dipendente Amiu, era scomparso lo scorso 25 settembre. Mercoledì sera è stato trovato in un dirupo sopra San Desiderio: «Ho mangiato bacche». Ma la storia ha ancora punti oscuri

Stanco, provato, con una frattura e varie escoriazioni, ma vivo: Vittorio Grieco, il 59enne scomparso dallo scorso 25 settembre, è stato ritrovato mercoledì sera nei boschi delle Nasche, sulle alture tra San Desiderio e Borgoratti. A soccorrerlo, in un dirupo, i Vigili del fuoco del Saf insieme con gli uomini della squadra di Genova Est, avvisati da un uomo che stava portando a passeggio il cane e ha sentito le sue urla.

Grieco, dipendente dell’Amiu, ha raccontato di essersi perso durante un’escursione, di essere a un certo punto caduto nel dirupo e di essersi ferito (i medici hanno riscontrato una frattura alla tibia) e di essere poi rimasto isolato per giorni, sopravvivendo nutrendosi di bacche e bevendo dell’acqua che aveva con sé. Una storia che ha raccontato ai vigili del fuoco che lo hanno estratto dal dirupo portandolo a spalle sulla barella, ai soccorritori della Croce Azzurra di Bavari e del 118 che gli hanno prestato le prime cure e poi alle forze dell’ordine che lo hanno raggiunto al Galliera, dove è stato portato per accertamenti. Presente a se stesso, lucido, soltanto a tratti è apparso confuso sul racconto, nonostante che sia rimasto (almeno stando a quanto raccontato) 8 giorni nei boschi.

La scomparsa di Grieco risale infatti al pomeriggio di martedì 25 settembre, quando è uscito dagli uffici dell’Amiu di via d’Annunzio e si è diretto verso la solita fermata dell’autobus che usa per tornare a casa. Da allora se ne sono perse le tracce: il giorno successivo non si è presentato al lavoro, il telefono risultava spento, un collega preoccupato ha usato le chiavi che gli erano state affidate per entrare nella sua abitazione e l’ha trovata vuota, pulita e in ordine. Di Vittorio nessuna traccia.

I colleghi e gli amici si erano mossi subito, segnalando la scomparsa ai carabinieri insieme con l’avvocato e tutore del 59enne, che pur perfettamente in grado di badare a se stesso è conosciuto da tutti come una persona «molto buona e facilmente influenzabile, facile allo spavento, in generale molto fiduciosa». Il timore era che Grieco fosse stato vittima di violenza, o peggio, di omicidio, anche alla luce di un raggiro di cui era stato vittima due anni fa: un conoscente, sfruttando la sua debolezza, lo aveva convinto a intestargli un conto su cui erano accreditati 250mila euro e un appartamento a Sturla, anche quello con un alto valore immobiliare. 

Proprio per tutelarsi Grieco era ricorso a un avvocato, che era stato poi nominato suo amministratore di sostegno dal tribunale: sull’accaduto era stata sporta denuncia alla polizia, e il fascicolo era approdato sulla scrivania del pm Paola Crispo, che aveva indagato 5 persone della cerchia dei conoscenti dell’uomo. Le indagini erano ancora in corso quando il 59enne è scomparso, e dopo i primi giorni di dubbi, i timori sulle sue sorti si erano fatti sempre più profondi. Sino al ritrovamento di mercoledì sera, che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai colleghi preoccupati, ai parenti (lontani, Grieco a Genova vive solo da tempo) e agli amici. Ma il caso potrebbe non essere ancora chiuso: troppo particolari le circostanze della scomparsa e del ritrovamento, ancora troppo superficiale il racconto della vittima, che giustamente affaticata e provata è stata portata in ospedale per le cure senza approfondimenti da parte dei carabinieri, che potrebbero invece sentirlo nei prossimi giorni.

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