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Cronaca

Viadotti e sicurezza, concessionari liguri convocati al Ministero

Lo scorso 4 dicembre Autostrade per l'Italia e Autofiori hanno partecipato a una riunione negli uffici genovesi per illustrare nel dettaglio lo stato dei tratti gestiti

Il Ministero dei Trasporti ha convocato i concessionari che gestiscono i tratti autostradali liguri per discutere in maniera approfondita delle condizioni delle infrastrutture e della loro sicurezza. L’incontro si è tenuto lo scorso 4 dicembre negli uffici territoriali di Genova, come confermato dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone.

«Ci sono volute tre lettere, due del presidente della Regione e una mia, più una chiusura di ben due viadotti senza preavviso (il Fado e il Pecetti sulla A26 Genova-Gravellona Toce, nel tratto genovese, ndr), per arrivare alla convocazione, che è già un passo avanti per la sicurezza della gente - ha detto Giampedrone in consiglio regionale - La Regione Liguria chiede l'introduzione di un advisor terzo a spese dei concessionari che consenta alla Regione di fare dei controlli indipendenti sulla rete autostradale ligure, finora c'è stato un sì informale alla richiesta, che deve trasformarsi in qualcosa di formale».

Alla riunione ogni concessionaria ha presentato una relazione con mappatura di tutti i viadotti di loro competenza. Nella scheda si chiedeva di dare «la valutazione del grado di ammaloramento, la tabella riepilogativa di tutti i viadotti ordinati in modo decrescente in base a indici e voti di ammaloramento, l'individuazione delle opere che, secondo il concessionario, assumono la massima priorità di intervento». Esaminati gli atti sono scattate visite ispettive straordinarie per accertare le condizioni in cui versano i viadotti: sono avvenute tra il 4 e il 6 dicembre.

La notizia dell’incontro è stata condivisa nel corso dell’ultima seduta del consiglio regionale, in risposta all’interrogazione di Claudio Muzio (FI), che ha chiesto aggiornamenti in particolare sul viadotto Sori, oggetto di un allarme diventato virale nel giorno seguente alla chiusura del Fado e del Pecetti e poi di controlli anche da parte della procura, oltre che dalla stessa Autostrade.

«La Regione non hanno nessun tipo di competenza nel rapporto fra Concessionario e Ministero delle infrastrutture né strumenti propri per monitorare la situazione», ha sottolineato Giampedrone, confermano però di essersi attivato insieme con il governatore Toti per chiedere l’intervento del Mit. Proprio Toti era stato il primo, nel caos viabilità dovuto alla parziale chiusura dell’A26, ad annunciare l’intenzione di chiedere al governo la possibilità, da parte della Regione, di avvalersi di un consulente terzo per i controlli sulle infrastrutture e sulle strade della Liguria.

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