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Cronaca

Vasco ricorda don Gallo a sette anni dalla sua scomparsa

«Ai miei concerti veniva sotto il palco come le star, applaudito e salutato. Viva Don Gallo». Così il cantautore ha voluto ricorda il 'prete di strada'

Vasco Rossi ha voluto ricordare sui suoi canali social don Gallo a sette anni dalla sua scomparsa. «Don Gallo - scrive Vasco - non era solo un prete, era un grande uomo che ha contribuito a rendere un po' migliore questo mondo. Ricordo i suoi occhi era forse la prima volta che lo incontravo, al teatro Carlo Felice di Genova in occasione di un omaggio a Fabrizio De André. Io ero un po' emozionato perché dovevo cantare un capolavoro, 'Amico fragile', e lui era orgoglioso e fiero: si aggirava per il teatro perché quella sera erano seduti in platea i suoi 'Ultimi' che erano stati invitati come ospiti d'onore, per una sera protagonisti e non solo nelle canzoni di Fabrizio».

«Ricordo - prosegue Vasco - il suo sigaro sempre in bocca, il suo sorriso bonario quando venne a benedire il mio concerto allo stadio Ferraris di Genova e intanto mandava un saluto a quelli chiusi in carcere che era di dietro, di sopra. Sono passati un po' di anni ma già da allora combattevamo insieme per la dignità delle persone in carcere. Ricordo quando ogni volta che passavo da Genova andavo a trovarlo a San Benedetto al Porto, una vista bellissima e una comunità di gente meravigliosa».

«Angelicamente anarchico. Aveva ragione lui che si definiva un prete di strada, con una grande cultura, però. E tanta dedizione per diffondere i principi fondamentali come la tolleranza, la libertà di scegliere, l'amore per il diverso, l'uso della ragione. Ai miei concerti veniva sotto il palco come le star, applaudito e salutato. Viva Don Gallo», conclude Vasco.

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