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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tentata truffa alla Vodafone, carabiniere si traveste da corriere

Un 54enne genovese con precedenti specifici è stato arrestato dai carabinieri per truffa e sostituzione di persona. Spacciandosi per il presidente di una società piemontese, l'uomo ha tentato di sottoscrivere diversi abbonamenti per smartphone e tablet

Nella giornata di ieri i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia Centro hanno arrestato F. L., 54enne di Genova, per il reato di truffa e sostituzione di persona in flagranza.

Nei primi giorni del mese di giugno l'uomo aveva contattato, mediante l'invio di una email, una società genovese specializzata nella fornitura di servizi di telefonia, partner di Vodafone Italia, presentandosi come il presidente di una società piemontese, chiedendo di voler stipulare una P.D.A. (proposta di abbonamento) per la fornitura di apparecchiature telefoniche, mobili, tablet e volendo attivare un contratto per la rete fissa, relativi alla nuova apertura di un'attività commerciale a Genova.

La Vodafone, insospettita dalla richiesta, si è rivolta al Dipartimento Security, che a sua volta ha richiesto la collaborazione dei militari del Nucleo Operativo. Questi ultimi sono così riusciti a scoprire le reali generalità del truffatore, che stava usando il nome del vero titolare dell'azienda piemontese.

Accertato che si trattava di un tentativo di truffa, i carabinieri hanno concordato la consegna del materiale richiesto, vestendo i panni dei corrieri e fissando un appuntamento con il truffatore. Il militare, travestito da addetto alla consegna, si è presentato nel luogo stabilito e il truffatore ha ricevuto la merce richiesta, per un ammontare di 6.500 euro, controfirmando i moduli di accompagnamento. A quel punto i militari lo hanno bloccato e arrestato con l'accusa di truffa e sostituzione di persona.

Dai primi accertamenti effettuati è emerso che F. L. non è nuovo a questo tipo di reati, già messi in atto, con metodologia analoga, in altre occasioni in altre città del nord Italia. Ora i carabinieri devono effettuare gli accertamenti necessari a verificare quali e quante ulteriori truffe il soggetto abbia messo a segno. Intanto, vista la pericolosità, lo stesso è stato ristretto presso il carcere di Marassi, come disposto dall'autorità giudiziaria.

Le segnalazioni alle forze dell'ordine dei tentativi di truffa e le denunce di truffe consumate concorrono a contrastare efficacemente il fenomeno, pertanto si invitano tutte le vittime di questo reato a contattare immediatamente i numeri di emergenza o, come in questo caso, a chiamare direttamente la stazione carabinieri più vicina, per consentire di individuare e arrestare i truffatori.

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