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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Esami di guida superati grazie ad auricolari e microcamere: 60 indagati

Dispositivi tecnologici nascosti sotto ai vestiti dei candidati, nei guai decine di esaminandi e i capi di un’autoscuola

Risposte suggerite tramite auricolari bluetooth e la patente di guida, pagando mille euro, era assicurata. Almeno la teoria.

I carabinieri coordinati dalla procura di Genova, nelle scorse settimane, hanno eseguito diverse perquisizioni a Pegli, nei confronti degli appartenenti ad un’associazione per delinquere dedita a truffe nel settore del rilascio delle patenti di guida. Sono indagate sessanta persone a vario titolo del locale "Pianeta rosso" e dell'autoscuola "Pegli".

Il pm Sabrina Napoleone ha però circoscritto il vertice dell’organizzazione a sette persone che avrebbero avuto l’obiettivo di far superare, dietro pagamento, l’esame teorico di scuola guida.

Il gruppo avrebbe organizzato un sofisticato sistema che consentiva, in particolare a cittadini extracomunitari senza alcuna padronanza della lingua italiana e privi delle più elementari nozioni del Codice della strada, di ottenere la patente di guida, pagando mille euro. Ma anche giovani disposti a spendere un migliaio di euro pur di avere la certezza di superare il test a crocette. 

I sospettati, attraverso dispositivi tecnologici nascosti nei vestiti degli esaminandi, gli suggerivano le risposte via auricolare senza le quali non sarebbero riusciti a rispondere ai quiz e quindi a superare l’esame teorico per ottenere la patente di guida.

L’intervento ha consentito di trovare e sequestrare numerosi auricolari bluetooth miniaturizzati e microcamere, utilizzati durante gli esami di teoria sostenuti in motorizzazioni. La vestizione degli esaminandi avveniva all'interno del locale pegliese ora nel mirino degli investigatori.

Mauro Gradi, legale del titolare dell'autoscuola Pegli, precisa: "L'Autoscuola Pegli ha fatto solo il proprio lavoro, come sempre, nel rispetto della legge. Le contestate vestizioni dei candidati erano estranee all'autoscuola (come si evince anche dagli atti della Procura). Il titolare dell'autoscuola in questione non era, in alcun modo e per nessuna ragione, a conoscenza di eventuali metodi illeciti per il superamento delle prove teoriche (quiz) presso la Motorizzazione".

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