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Cronaca

Collisione a nord della Corsica, cinque macchie di carburante in mare

Inviati i mezzi antinquinamento che hanno recuperato 150 metri cubi di prodotto. Attenzione alta per il rischio che l'inquinamento possa spostarsi verso l'Italia

Sotto il coordinamento delle autorità francesi e in ottemperanza al piano internazionale d'intervento antiquinamento RAMOGEPOL, continuano a largo della Corsica, per conto del Ministero dell’Ambiente, le attività di monitoraggio dei mezzi aerei e navali della Guardia Costiera italiana e le attività di contenimento e bonifica dell'inquinamento svolta dai mezzi Castalia.

I mezzi antinquinamento sono al lavoro al largo della Corsica dove il 7 ottobre scorso è avvenuta la collisione tra due mercantilil stranieri. Dalle cinque maccchie di carburante sversato in mare sono stati già recuperati 150 metri cubi di prodotto. Le attuali condizioni di vento e corrente lasciano presumere che la macchia di idrocarburi non dirigerà nelle prossime ore verso le acque territoriali italiane ma l'attenzione rimane alta.

Le due navi incastrate e le macchie di carburante sversato in mare | Video

La Centrale Operativa della Guardia Costiera italiana è in costante contatto con le autorità francesi, sul posto sono stati inviati due ufficiali delle Direzioni Marittime di Genova e di Livorno. La Guardia Costiera francese ha stimato la quantità di prodotto sversato in mare tra 100 e 300 metri cubi che si è frammentato in cinque macchie che vanno alla deriva al largo (nord-ovest) della Corsica per una lunghezza 25 chilometri. I mezzi antinquinamento italiani, che lavorano sotto il coordinamento della Francia, hanno già recuperato parte del combustibile fuoriuscito, circa 150 metri cubi di prodotto oleoso misto ad acqua.

 «Ferma restando la competenza della Francia ad adottare le misure ritenute tecnicamente più idonee ad assicurare la risoluzione delle diverse problematiche scaturenti dal sinistro marittimo in questione, ho espresso la mia preoccupazione perché vengano adottate tutte le necessarie precauzioni per il disincastro delle navi», ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. «Farò inoltre pervenire ai Comandanti delle navi mercantili entrate in collisione, per il tramite degli Organi Consolari delle rispettive bandiere, un formale provvedimento che imponga loro di adottare sin d’ora ogni misura ritenuta utile per limitare al massimo i danni alle risorse naturali italiane. Ci troviamo all’interno del Santuario dei Cetacei Pelagos, in un’area particolarmente sensibile per la vita marina».

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