Torre piloti, inchiesta bis: chiesto giudizio per 17 indagati
A rischiare il processo sono progettista e collaudatore della torre, costruita a ridosso della banchina di molo Giano; i datori di lavoro delle vittime e chi contribuì a realizzare la torre in quel punto
Il processo bis sul crollo della torre piloti, abbattuta dalla nave Jolly Nero a molo Giano il 7 maggio 2013, è giunto a un punto importante: il giudice ha chiesto il rinvio a giudizio per i 17 indagati, tra persone fisiche e società. Il pm aveva chiesto l'archiviazione ma il gip aveva respinto la proposta.
L'inchiesta, nata dalla denuncia di Adele Chiello, mamma di Giuseppe Tusa, una delle nove vittime, punta a capire se ci siano responsabilità da parte di chi progettò e decise di realizzare la torre in quel punto della banchina.
Fra gli indagati i datori di lavoro delle nove vittime e i responsabili della sicurezza, per cui figurano personale della Capitaneria di Porto, della corporazione Piloti e della società Rimorchiatori riuniti. Poi ci sono progettista e collaudatore, commissario e dirigenti tecnici del Consorzio autonomo del porto e coloro che non sollevarono obiezioni al progetto, facenti parte della sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici.