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Cronaca

Tasi: la nuova stangata per i genovesi, aliquota al massimo

La Giunta comunale ha approvato la proposta di regolamento per la Tasi e per l'Imu, poi approvato dal Consiglio comunale. L'aliquota sarà del 3,3 per mille. Previste detrazioni in base alla rendita e per i figli a carico

La Giunta comunale ha approvato nel corso della serata di ieri la proposta di regolamento per la Tasi e per l’Imu. Le due imposte fanno parte del nuovo sistema di imposta comunale (IUC) deciso dal governo.

Per quanto riguarda la Tasi, che interesserà  esclusivamente la prima casa non di lusso, la Giunta ha scelto di avvalersi della facoltà, demandata ai Comuni dalla legge, di applicare un incremento dello 0,8 per mille sull’aliquota base del 2,5. L’aliquota sarà dunque del 3,3 per mille. In questo modo il Comune può introdurre due tipi di detrazione, una in rapporto alla rendita immobiliare e un’altra in rapporto ai figli. Senza questa scelta la Tasi sarebbe stata applicata in modo meno equo, non esistendo più per legge le detrazioni che valevano per la vecchia Imu sulla prima casa.

La Giunta ha rinviato ad un successivo provvedimento la regolamentazione della tassa sui rifiuti che costituisce il terzo elemento della nuova Imposta comunale Iuc.

TASI (prima casa non di lusso)
Si applica alle abitazioni principali e ad immobili assimilati non di lusso, nonché ai fabbricati esenti IMU (immobili strumentali all’attività agricola e immobili “merce”) con aliquote differenziate:
· abitazione principali, pertinenze e immobili assimilati 0,33%
· immobili strumentali all’attività agricola e immobili “merce” 0,10%
La TASI non viene applicata (aliquota zero) alle restanti tipologie di immobili.

L’Amministrazione ha deciso di prevedere detrazioni in base alla rendita:
sino a 500 euro, 114 euro
da 500 a 700 euro, 80 euro
da 700 a 900 euro, 50 euro
sopra 900 euro, 50 euro nel solo caso in cui il proprietario abbia Isee sotto i 15mila euro.

Un’ulteriore detrazione è prevista per le famiglie con figli a carico, sempre in base alla rendita dell’immobile:
sino a 500 euro detrazione di 25 euro a figlio convivente, fiscalmente a carico e minore di 26 anni
da 500 a 700 euro, detrazione di 20 euro per figlio, alle stesse condizioni
da 700 a 900 euro, detrazione di 15 euro per figlio
oltre 900 euro, detrazione di 15 euro per figlio nel solo caso in cui il proprietario abbia Isee sotto 15mila euro

La  manovra proposta consente:
- ai proprietari di prima casa non di lusso che, per effetto della detrazione di 200 euro, non pagavano IMU (5,8 per mille) di non pagare neppure la TASI (3,3 per mille);
- di stabilire detrazioni per l’abitazione principale che si riducono al crescere del valore dell’immobile;
- di ridurre la pressione fiscale alle famiglie che pur abitando in immobili di elevato valore catastale hanno un ISEE inferiore a 15.000 euro.

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