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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Sturla / Piazza Sturla

Salone incendiato a Sturla, la lotta di mamma e figlia: «Aiutateci, noi non ci arrendiamo»

Sofia Baldassarre e la mamma Monica Dell'Angela avevano aperto il 6 dicembre "Sofi et Maman". Il 13 gennaio una persona ha versato all'interno dei locali liquido infiammabile distruggendo il loro sogno

Il salone di parrucchiere era il loro sogno, un sogno per cui avevano lavorato con passione, amore e sacrificio, e che erano riuscite a realizzare il 6 dicembre con l'inaugurazione. Un sogno distrutto nel giro di una notte, la notte del 13 gennaio, quando una persona con il volto coperto si è avvicinata alla vetrina di “Sofi et Maman” che affaccia su piazza Sturla, l'ha infranta con una gomitata e ha versato all’interno liquido infiammabile che ha poi incendiato dando fuoco ai locali.

Per Sofia Baldassarre, 24 anni, e la madre Monica Dell’Angela, che insieme avevano voluto aprire il salone, dal sogno si è passati all’incubo: tutto ciò per cui avevano duramente lavorato andato letteralmente in fumo, le attrezzature nuove distrutte, le mura appena riverniciate annerite, le vetrine infrante e i pavimenti ricoperti di cenere e fuliggine. 

Sull’incendio doloso sta indagando ormai da due settimane la Squadra Mobile della questura di Genova, che ha requisito i filmati delle telecamere di sorveglianza di piazza Sturla e sta cercando di risalire all’identità degli autori del raid incendiario. Sofia e Angela, dal canto loro, stanno invece provando a riprendersi dallo choc, dalla rabbia e dal dolore, e hanno lanciato una raccolta fondi online per cercare di ripartire.

«La nostra intenzione non è quella di cedere a un’infamità - si sfoga Sofia - Vogliamo ricominciare perché non è giusto che invidia e gelosia possano mettere a terra due persone dedite al lavoro. Sto raccogliendo denaro per il nostro salone che ha subito un incendio , distruggendo tutto, e le donazioni saranno usate per la bonifica e la ricostruzione della nostra attività. Qualsiasi cosa voleste donare è benaccetta , il vostro sostegno è aiuto per noi e motivo per rimettersi in gioco e non lasciare che dei criminali l’abbiano vinta».

A oggi mamma e figlia, le “Sofi et Maman” dell’insegna dipinta di fresco e incendiata, hanno raccolto poco più di 2mila euro su un totale dei 20mila stimati per la riapertura dell’attività. Le due donne hanno aperto le donazioni anche per phon, spazzole e tutte le attrezzature necessarie in un salone, acquistate con fatica e perse nel giro di una notte.

«Sosteneteci in questo momento difficile e sopratutto aiutateci a fermare chi ha usato una violenza mostruosa senza rendersi conto che un gesto così ha messo a repentaglio la vita di molte persone - ha aggiunto Monica Dell’Angela - Noi lotteremo fino alla fine per scoprire chi è stato e con l’aiuto delle forze dell’ordine che stanno conducendo indagini a tappeto la nostra piazzetta tornerà a splendere con un piccolo presepe».

Nei giorni scorsi le due donne hanno potuto riprendere possesso dei locali, dissequestrati dopo i rilievi della polizia, che ha accertato che l'autore del gesto, dopo avere appiccato il fuoco, è scappato verso via Lagustena. Lo sconforto, nel vedere come il luogo è stato ridotto, è stato tanto. Ma Sofia e Monica non si arrendono: «Siamo distrutte psicologicamente, alla riconsegna da parte degli inquirenti e stato uno strazio vedere con quanta cattiveria hanno invaso la nostra vita - conferma Monica - ci tengo a sottolineare che non è stato un atto malavitoso, ma semplicemente un atto dato dall'invidia e cattiveria. Non lasceremo spazio più alle lacrime e e alla disperazione, ma saremo pronti a ricominciare. Siamo a disposizione degli inquirenti per non lasciare impunita la cosa».

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