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Cronaca

Torna in osservazione al Galliera la donna presa a pietrate da un clochard

La 61enne trasferita nella notte al San Martino tornerà al Galliera come prevede il protocollo per la gestione dei traumi cranici, la donna sarebbe fuori pericolo. L'aggressore, un 31 senza fissa dimora, è accusato di tentato omicidio

Dopo la grande paura, la buona notizia. Migliorano le condizioni della 61enne che ieri pomeriggio è stata presa a pietrate da un senza fissa dimora ai giardini 10 Maggio a Struppa.

Inizialmente le sue condizioni erano parse disperate ma col passare delle ore la donna si è stabilizzata e ora sarà trasferita dal San Martino al Galliera per proseguire l'osservazione, come da protocollo regionale sulla gestione del trauma cranico. 

Erano le 13.30 circa quando la signora che stava portando il cane ai giardinetti è stata assalita senza motivo da un uomo, che l'ha colpita ripetutamente a pietrate, in testa e sul volto, mentre lei era a terra. Sono state le urla di alcuni testimoni a mettere in fuga l'aggressore che è stato bloccato non distante, in via Molassana, dalle volanti della questura genovese del commissariato San Fruttuoso.

Portato in questura, il 31enne ha dato in escandescenze anche contro i poliziotti non riuscendo a spiegare il motivo del suo gesto nei confronti della donna con la quale non risulta avesse rapporti. Ieri sera è stato sottoposto al fermo di polizia giudiziaria, come disposto dal sostituto procuratore Luca Monteverde. Il reato ipotizzato è quello di tentato omicidio. Sul caso indaga la squadra mobile che ha acquisito un video girato da un cittadino e le immagini di videosorveglianza cittadina qualora disponibili. Da verificare anche se l'uomo fosse seguito da un centro di salute mentale.

Aggiornamento delle 17: come anticipato, la donna è stata trasferita nel pomeriggio dall'ospedale San Martino al reparto di rianimazione del Galliera. Le condizioni della signora, arrivata inizialmente in pronto soccorso in codice rosso e con diagnosi di trauma cranio facciale, sono migliorate e possono essere definite stabili. La paziente che non è mai stata sottoposta a coma farmacologico, è vigile. La prognosi resta riservata.

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